Campagna per la libera circolazione delle famiglie LGBTI nell'UE

È tempo di chiedere al Parlamento europeo che i figli e le figlie delle famiglie LGTBI non diventino orfani o apolidi nello spazio europeo.

GAYLES.TV.- Katy Pallas, Presidente della Associazione delle Famiglie LGBTI della Catalogna (FLG), un'associazione che rappresenta più di Famiglie 300 formato da madri e padri LGBTI e dalle loro figlie e figli, inizia, con il sostegno di NELFA, un CAMPAGNA DI PETIZIONI AL PARLAMENTO EUROPEO chiedere che all’interno dell’UE le famiglie LGTBI abbiano lo stesso diritto di libera circolazione delle famiglie eterosessuali.

Una famiglia LGTBI spagnola non può circolare liberamente e risiedere dove vuole all’interno dell’UE, dato che in molti paesi i suoi legami familiari non sono riconosciuti.

Abbiamo intervistato Katy Pallàs, Eleni Maravelia, presidente della NELFA e Ramón Antonijoa, membri del FLG.

Ti invitiamo a condividere la tua storia sulle difficoltà di movimento in tutta Europa utilizzando questa pagina. Il FLG lo inoltrerà alla NELFA e alla commissione per le petizioni del Parlamento europeo.

Se questo è il tuo caso, effettua la richiesta al seguente link: https://bit.ly/RainbowFamiliesForFreeMovement

Se conosci qualche famiglia colpita, condividi il link.

#freemovementtrainbowfamilies

I figli di coppie dello stesso sesso sono vittime di scappatoie legali.

Sedici anni fa, l’Unione Europea assicurava ai suoi cittadini e alle loro famiglie il diritto alla libertà di movimento e a vivere liberamente in ciascuno dei suoi paesi membri (DIRETTIVA 2004/38/CE).

Ma la popolazione LGBT+ continua ad affrontare difficoltà e disparità di trattamento, perché molti stati dell’UE non riconoscono le famiglie che si sono stabilite legalmente in altri paesi europei.

In particolare, i figli di coppie dello stesso sesso sono vittime di scappatoie legali e sono privati ​​di benefici e tutele legali. Spesso non riescono a ottenere la cittadinanza di uno o entrambi i genitori, perdono legalmente una delle madri o dei padri o addirittura diventano apolidi.

Il diritto alla libera circolazione all’interno dell’UE è un diritto fondamentale di tutti i cittadini dei suoi paesi membri, ma le famiglie LGBT+ non hanno questo diritto. È per questo motivo che la Rete europea delle associazioni delle famiglie LGBTIQ (NELFA) lancia un appello a tutte le famiglie LGTB+:

Ora è il momento di chiedere che le istituzioni dell’UE rispettino gli accordi sui diritti umani, stabiliscano la giurisprudenza e garantiscano che le famiglie LGBT+ siano rispettate e trattate equamente secondo il principio della libertà di movimento all’interno dell’UE.

 

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