"Non è un hooligan, è un crimine d'odio"

Centinaia di persone si radunano contro l'attacco al Centro LGTBI di Barcellona

GAYLES.TV.- Domenica scorsa il Centro LGBTI di Barcellona Si è svegliato con finestre rotte e graffiti con minacce di morte. La reazione di rifiuto da parte dei vicini e della comunità LGTBI all'attacco LGTBIfobico è stata unanime. La gente è scesa in piazza gridando "non passeranno". Il sindaco Ada Colau ha avvertito che "non ci sarà impunità" per i violenti e ha annunciato che la Comune di Barcellona riferirà i fatti alla Procura. Il consigliere della Presidenza del Generalitat de Catalunya, Elsa Artadi, si unì anch'egli alla protesta e mostrò fermezza contro il fascismo. Quim Roqueta, Presidente della Piattaforma degli Enti LGTBI della Catalogna ha dichiarato che "Non si tratta di un hooligan né di qualcosa di isolato, ma di un crimine di odio contro la collettività".

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