“Una donna fantastica”, un film fantastico

Un fantastico mujer “Una donna fantastica”, un film fantastico

Nominato all'Oscar come miglior film straniero, “A Fantastic Woman” ci mette nei panni di una donna emarginata a causa della sua condizione transessuale.

GAYLES.TV.- Lo scorso fine settimana “Una donna fantastica” si alzò con lui Goya per il miglior film iberoamericano confermando così un track record di successo che annovera riconoscimenti preziosi come il Orso d'argento per la migliore sceneggiatura alla Berlinale, dove ha raccolto anche il Teddy Award per il miglior lungometraggio a tematica LGBT. L’elenco dei riconoscimenti e delle nomination che il film cileno ha raccolto fino ad oggi sarebbe infinito, ma vale la pena sottolineare il Nomination ai Golden Globe e agli Oscar, optando in entrambi i casi per il Miglior Film Straniero.

Il film è stato diretto da Sebastian Leilo che ha saputo catturarne magistralmente la sceneggiatura Gonzalo Maza. Il film racconta la vita di una donna transessuale interpretata da Daniela vega in una performance in cui l'attrice imita in gran parte il suo personaggio. E non è un caso dal momento che il regista ha chiesto consiglio a Daniela prima ancora di considerare la trama del film e la sua sceneggiatura è, in larga misura, ispirata a lei.

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Marina, la protagonista del film, lavora come cameriera e aspira a diventare una cantante. Ha una relazione romantica con Orlando, di 20 anni più grande di lei, anche se la differenza di età non impedisce loro di innamorarsi e di fare progetti per il futuro. Ma il destino interrompe i suoi sogni quando, dopo una notte di festa, Orlando si sente male e muore al pronto soccorso dove lo porta Marina. Da qui in poi, diffidenze e sospetti da parte di familiari e medici incombono su Marina. Negano la sua presenza al funerale, la espellono da casa, indagano su di lei, la minacciano e descrivono la sua identità come una completa aberrazione. Marina deve quindi rimandare il suo duello per lottare per il diritto di essere quella che è, una donna speciale, forte, appassionata... fantastico.

Il film è quindi chiaramente il favorito per vincere l'Oscar il 4 marzo. Ma al di là del fatto che alla fine venga assegnata o meno la statuetta, c'è l'importanza che la nomina e la presenza alla cerimonia significano per il gruppo di persone transessuali.

Di fronte ai luoghi comuni, all’emarginazione, alla discriminazione e ai maltrattamenti, restano le tre parole che Daniela ha pronunciato alla cerimonia di Goya: “Ribellione, resistenza, amore”.

Fuentes: latercera.com, t13.cl, elpaís.com

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