Fare le valigie: il turismo gay non si ferma

Fare le valigie: il turismo gay non si ferma

San Francisco, Ibiza, Miami… Destinazioni turistiche che ci colleghiamo direttamente a Comunità LGBT. Quando continuiamo a leggere sulla stampa la situazione del settore turistico in generale (con la sua lenta ripresa, con la bassa occupazione alberghiera...) ci sorprendiamo nel vedere i numeri della nicchia omosessuale: una incremento annuo del 10,8% rispetto al 3,5% generale. Senza dubbio il polso del turismo gay sta andando ad un ritmo diverso.

La comunità LGBT è la il primo emittente di viaggiatori al mondo e il turismo gay rappresenta la Il 15% della spesa globale per i viaggi. In questi giorni si festeggia a Madrid Fitur, la Fiera Internazionale del Turismo, e per il quarto anno il turismo gay ha una rappresentanza ufficiale. Fitur Gay è il nome dato al settore rivolto al pubblico omosessuale, che in questa edizione ha la rappresentanza di più di 400 marchi, destinazioni e attività commerciali.

Il turismo gay si muove tra 160.000 e 180.000 milioni di dollari all’anno, più del turismo cinese. Ciò non significa che gli omosessuali abbiano più soldi, ma significa che è una comunità che può dedicare una percentuale monetaria maggiore al turismo. Inoltre, in generale La comunità LGBT non ha così tanti limiti frutto delle responsabilità familiari. Questa è una conseguenza diretta dell legislazione mondo su questo tema, che spesso antepone i diritti delle famiglie omosessuali a quelli di quelle eterosessuali.

Quindi, come spende la comunità LGBT quel denaro, tempo e libertà “extra”? Un formato di viaggio molto popolare è la crociera. E tutti i porti vogliono accogliere crociere gay per i soldi che porta alla città quando passano. L'azienda Atlantis È una delle crociere più importanti rivolte ai gay, con tour in tutto il mondo. Noleggiano barche di grandi aziende e organizzano un programma di feste a tema e attività rivolte interamente al pubblico gay. La crociera L È una delle prime compagnie europee che organizza anche crociere, focalizzate sul pubblico lesbico.

Se parliamo di destinazioni turistiche gay, tel Aviv (Israele) e Città del Capo (Sudafrica) sono città in cui il turismo gay è in forte espansione. Tel Aviv, ad esempio, prepara in anticipo importanti attività per il suo festival del gay pride, rendendola una destinazione a tema attraente. Curiosa è anche la celebrazione dell' Gay Disney Gay, un evento che si tiene ogni anno al parco a tema Disney di Orlando. E non dimentichiamo le classiche destinazioni dei brand spagnoli, come Maspalomas y Sitges.

Fitur Gay 2014 ha scelto come motto per questa edizione «Il turismo è pace«, concetto che ci sembra quanto mai appropriato. La normalizzazione e la lotta per l’uguaglianza difesa dalla comunità LGBT hanno uno strumento importante a livello internazionale, che è il turismo. Ce ne sono sempre di più destinazioni gay-friendly e sono sempre di più le aziende e le associazioni che promuovono e sostengono questo settore. Il flusso itinerante della comunità omosessuale, insieme ai progressi delle politiche egualitarie, aiuta la visibilità e l’equalizzazione dei diritti che tanto desideriamo. E rilanciare il settore del turismo globale, quanto sia influenzato dalla situazione economica in cui viviamo oggi. La comunità LGBT sarà la grande salvatore della crisi? A causa della mancanza di consumi nel turismo non lo sarà 😉

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