“Trans” sarà la parola dell’anno?

Parola trans dell'anno Fundeu Gayles.tv “Trans” sarà la parola dell’anno?

La Fondazione Urgente Spagnola inserisce “trans” tra i candidati alla parola dell'anno

GAYLES.TV.– Il prossimo 29 dicembre Fondazione spagnola urgente (Fundéu BBVA) rivelerà la parola dell'anno. Attualmente sono dodici i candidati selezionati tra i consigli quotidiani che fa sull'uso della lingua, tra questi c'è il nostro preferito: trans. Per il loro interesse linguistico, il dibattito sociale generato o i dubbi sul loro utilizzo, tra gli altri requisiti, sono stati scelti anche i seguenti: aporofobia, apprendibilità, bitcoin, sventramento, machoexplanation, fake news, hater, sognatori, superbatteri, turismofobia e uberizzazione .

Parola trans dell'anno Fundeu Gayles.tvPer Piattaforma trans, che è stato selezionato trans, è già motivo di festa. «Vogliamo esprimere la nostra gratitudine al BBVA Fundéu per la visibilità che rappresenta per un gruppo che, a causa dell’ignoranza, vive nell’esclusione sociale e nella mancanza di tutela giuridica che garantisca il diritto all’autodeterminazione dell’identità e dell’espressione di genere, come diritto umano fondamentale.l", spiega il suo presidente Mar Cambrolle. e aggiunge: «loppure che non è visibile, non esiste e ciò che non esiste, non ha diritti, ecco perché la visibilità della parola trans è della massima importanza.«. La piattaforma evidenzia in un comunicato che «La situazione socioculturale delle persone trans è cambiata negli ultimi anni; La grande visibilità internazionale nel mondo della moda, del cinema, della politica, delle arti e della televisione ha avvicinato la società e i politici a una realtà che non è un fenomeno contemporaneo ma che è stata ostracizzata.«.

Secondo Fúndeu, la parola "trans" è usata come "valida abbreviazione di transessuale o transgender". Il tuo direttore Joaquin Muller sottolinea che tra i candidati «Ci sono alcune parole di nuova creazione, come “turismofobia”, che si riferisce al rifiuto o all’avversione verso il turismo di massa; "uberizzazione", che si riferisce a un certo tipo di attività economica basata su piattaforme collaborative, o "macho-splaining", l'abitudine di alcuni uomini di rivolgersi alle donne in modo condiscendente«. Questa Fondazione seleziona parole da cinque anni. Il primo di questi è stato, nel 2013, “escrache”, seguito da “selfi” (2014), “refugee” (2015) e “populismo” (2016). Il 2017 sarà l’anno “trans”?

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Fuentes:  EFE, La Vanguardia

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