Monumento al lavoro rimosso a San Pietroburgo

Monumento al lavoro rimosso a San Pietroburgo

NEWS- Venerdì scorso ci siamo congratulati sulla nostra pagina Facebook per la decisione di fare coming out da parte di Tim Cook, direttore esecutivo di Apple e successore di Steve Jobs alla guida dell'azienda. Cook ha dichiarato nelle sue dichiarazioni: "Sono orgoglioso di essere gay e considero che essere gay sia uno dei doni più grandi che Dio mi ha dato". e ha aggiunto che, pur non sentendosi un attivista, era consapevole di quanto il sacrificio degli altri gli avesse giovato: “Quindi, penso che se sapere che il CEO di Apple è gay può aiutare qualcuno a riconoscere la propria sessualità o può far sì che qualcuno che è solo si sente meglio o ispira più persone a lottare per l’uguaglianza, allora sento che vale la pena sacrificare la mia privacy”.

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Ebbene, in Russia hanno dato la loro interpretazione di questo gesto e ritengono che la posizione di Cook violi la legge russa sulla propaganda omosessuale. In questa occasione il gesto arriva dalla ZEFS, gruppo imprenditoriale che ha finanziato il progetto di costruire un iPhone gigante in omaggio al fondatore di Apple, Steve Jobs. In una nota ufficiale, ha precisato la ZEFS "Dopo che Cook ha difeso pubblicamente la sodomia, il monumento è stato rimosso in conformità con la legge federale."

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 L'iPhone, lungo più di due metri, comprendeva uno schermo interattivo ed è stato installato nel cortile dell'Università nazionale di ricerca sulle tecnologie dell'informazione, meccanica e ottica dell'ex capitale zarista.

 Un altro argomento avanzato dal gruppo imprenditoriale tramite il suo presidente Maxim Dolgopólov è stata la denuncia di Edward Snowden, ex tecnico della CIA esiliato in Russia, sulla presunzione che i prodotti Apple forniscano informazioni sui propri utenti ai servizi segreti americani. Per questo motivo invita la popolazione russa a sbarazzarsene: "Vi esorto a sbarazzarvi non solo degli iPhone, ma di tutti i dispositivi di quell'azienda che fornisce informazioni sugli utenti ai servizi segreti statunitensi". Bisognerà vedere cosa faranno i russi e dove finiranno i prodotti scartati.

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