“La regina Cristina, la donna che fu re”

La regina Cristina “La regina Cristina, la donna che fu re”

GAYLES.TV.-  Questo fine settimana il film tanto atteso arriva sugli schermi dei cinema spagnoli “La regina Cristina, la donna che fu re” del regista finlandese Mika Kaurismaki una coproduzione tra Finlandia, Svezia, Germania e Canada girata in soli 35 giorni e che ha per protagonista l'enigmatico, appassionato e mitizzato monarca svedese. Rifiutata dalla madre e adorata da un padre che, morendo in guerra senza altri eredi, fa incoronare Cristina a 6 anni.

La regina Cristina, la donna che era re
Educata come un principe in un'oscura corte luterana, Cristina cresce circondata da uomini convinti che la sua unica opzione sia sposarsi per offrire un erede al trono. Ma Cristina rifiutò sistematicamente di sposarsi mentre lottava per resistere alla passione irrefrenabile che provava per la cugina e dama di compagnia. Ebba Sparre con il quale pare abbia avuto un rapporto torrido. Ovviamente, non ci sono documenti che dimostrino la vera portata di quel legame e la storia non ci ha lasciato una conclusione se si trattasse di una storia d'amore trasgressiva in piena regola o se rimase nell'ambito dell'amore platonico.

Comunque sia, il film di Kaurismaki, una storia di passione e potere, approfondisce questo rapporto rivendicando la figura della regina che pose fine alla guerra Guerra dei trent'anni che contrappose cattolici e protestanti, anche se il popolo svedese la ricorda più come una traditrice che rinunciò al protestantesimo professando la fede cattolica. Ma la verità è che Cristina era in anticipo sui tempi, colta, appassionata delle arti e delle scienze, una libera pensatrice che portava avanti molti degli ideali del femminismo, una persona che nel XVII secolo aveva il filosofo come amico personale e riferimento intellettuale. Descartes.

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Il paragone con un altro grande film del 1933 che indagava la figura di Cristina di Svezia è inevitabile, soprattutto per il gruppo di lesbiche che hanno nell'immagine di Greta Garbo, che incarnava la monarca, figura iconica nonostante la censura dell'epoca le impedisse di approfondire la sua omosessualità.

Il ruolo di colei che passò alla storia come “la regina vergine” è interpretato dallo svedese Malin Busca mentre il canadese Sarah Gadon interpreta la contessa Ebba Sparre. È chiaro che Kaurismaki, attuale riferimento del cinema d'autore in Europa, presenta con questo film una tesi contro il pensiero unico e una vivace difesa della libertà sessuale, della cultura e della visione femminile della storia. Forse, per dirla in qualche modo, potremmo dire che evita di ritrarre gli eccessi, le arbitrarietà e gli abusi che caratterizzarono anche la monarca svedese che vuotò le casse pubbliche per soddisfare i suoi tanti desideri stravaganti.

Quindi ora lo sapete, buon cinema e buon fine settimana!

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fonte: Lo spettatore immaginario, 20 minuti, butxaca.com

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