“Dietro porte chiuse”, flamenco e omosessualità

flamenco “Dietro porte chiuse”, flamenco e omosessualità

Un libro di Fernando López Rodríguez sulla dissidenza sessuale e la non conformità di genere nella tradizione del flamenco

GAYLES.TV.- Il book Day e la tradizione riempie le strade e le piazze di prosa, di rose e di poesia. Si moltiplicano i consigli letterari, le firme, le dediche e i selfie tra le bancarelle dei libri. Si presentano le notizie e i personaggi dei media scendono dal podio per avvicinarsi alle masse brandendo le loro pubblicazioni, spesso boom fabbricati su una catena di montaggio editoriale che non hanno altra funzione se non quella di divinizzare un po' di più la celebrità del momento. Titoli inutili e superflui.

E il mondo LGTBI non fa eccezione in questo senso, ecco perché quando un gioiello così prezioso e curato come “Da dietro le porte chiuse”, crediamo valga la pena dargli spazio in questa pagina. E il lavoro di Fernando López Rodríguez, pubblicato dal Casa editrice Egales propone una lettura e uno sguardo diversi sulla tradizione del flamenco e su tutto ciò che la collega alla dissidenza sessuale e alle incomprensioni di genere di qualsiasi tipo. Fernando ci racconta il paradosso che implica l'invisibilità di un'omosessualità negata che permea l'arte e la carriera di tanti che sono stati nel mondo del flamenco.

Da dietro le porte chiuse

È un saggio ambizioso, appassionato ed emozionante, un tentativo serio di coniugare l'approccio umano ai protagonisti, ballerine e ballerine, al canto e alla musica e un gusto artistico che nobilita un'arte spesso ignorata o, peggio ancora, di cui si fa appropriazione. settori reazionari lontani dalla loro essenza più profonda.

L'opera di López Rodríguez è divisa in tre parti: inizia con un percorso attraverso le figure del canto e del ballo flamenco del XX secolo, da Antonio de Mairena a Carmen Amaya o Miguel de Molina; In secondo luogo, vengono raccolte le parole e le testimonianze di artisti di flamenco attivi in ​​relazione alla visibilità della sessualità nel loro lavoro e infine l'autore estrae, da tutto ciò, riflessioni estetiche e filosofiche in relazione all'omosessualità, al genere e all'oscurantismo che ne ha negato la manifestazione. di artisti e creatori che, paradossalmente, cercavano nel flamenco una forma di espressione, una fuga dalla repressione delle proprie esperienze personali.

Un libro che rivoluzionerà l'eterogeneo mondo del flamenco, un testo che susciterà vesciche in alcuni settori e applausi in altri, perché come afferma il suo autore “L’identità del flamenco, in quanto finzione sensibile, è strana non solo per la sua origine, ma per la sua essenza…”

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