GAYLES.TV.- Da ieri, 31 marzo fino al 4 aprile, diverse star dello sport australiane partecipano alla campagna "Omofobia? “Nodami”qualcosa del genere "Omofobia? Io non" che ha l’obiettivo di sensibilizzare contro l’omofobia presente nello sport. Gli atleti, appartenenti a diverse discipline, indosseranno nastri con i colori dell'arcobaleno nelle gare a cui parteciperanno durante il fine settimana.
I risultati di un sondaggio effettuato lo scorso anno 2015 da “Fuori sui campi” hanno mostrato risultati che dimostrano chiaramente quanto il comportamento omofobico, sia da parte di praticanti, appassionati e professionisti dello sport, rappresenti un problema serio che colpisce diverse discipline sportive in tutto il mondo.
È vero che l'80% di coloro che hanno risposto al sondaggio affermano di aver vissuto o assistito ad atti omofobici. Non sorprende se si considera che l’84% riconosce che le battute omofobiche sul campo di gioco si sentono “spesso” o “sempre”. Quasi il 50% ritiene invece che la cultura sportiva non accetti la comunità LGTBI.
Se ci concentriamo sugli uomini omosessuali, ben il 73% afferma che l'omofobia è più presente negli sport di squadra. Infatti, ufficialmente non c'è un solo giocatore apertamente gay in nessuna delle principali squadre dei diversi campionati australiani. Ovviamente esistono, ma il timore del giudizio che l'opinione pubblica potrebbe esprimere impedisce loro di vivere apertamente il loro calvario.
orientamento sessuale.
I tifosi che vogliono unirsi a questa campagna per combattere l'omofobia nello sport sono invitati a contribuire indossando i lacci arcobaleno in qualsiasi tipo di impianto sportivo almeno per i giorni di durata della campagna.
Un'iniziativa che noi di Gayles.tv applaudiamo, sperando che abbia il massimo impatto e seguito.
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