"Nanette", lo show Netflix in cui Hannah Gadsby rompe gli schemi

'Nanette' di Hannah Gadsby su Netflix Gayles.tv "Nanette", lo show Netflix in cui Hannah Gadsby rompe gli schemi

Hannah Gadsby scuote tutte le premesse

GAYLES.TV.-  «Se ti resta solo un'ora da vivere, lascia che sia da vedere Nanette«,«Non è un monologo, è uno tsunami«,«Il comico che vuole porre fine all'umorismo«,«Il monologo che devi vedere anche se di solito non guardi i monologhi«. Lo scorso fine settimana era impossibile non soccombere alla pressione delle reti: «Nanette", lo spettacolo Hanna Gadsby, era diventato essenziale. Dopo Paese selvaggio selvaggio, questo è l'ultimo scatto di Netflix.

'Nanette' di Hannah Gadsby su Netflix Gayles.tvGadby Lei è una comica australiana. lesbica nato sull'isola di Tasmania (la comunità più omofobica del Australia). Il titolo dello spettacolo è una metafora di ciò che accadrà. Tutte le fiches sono in palio (che sia un nome di donna o uno spettacolo di risate) e la realtà trova sempre altre scorciatoie per mostrarsi. Femminismo, tensione, umorismo, potere, connessione, malattia, omofobia interiorizzata, discriminazione, misoginia, reputazione, orgoglio, cubismo, genere, patriarcato... sono gli elementi che intrecciano il suo monologo e trasportano lo spettatore attraverso territori scomodi.

Gadby Non è facile né prevedibile. Quando ha già girato la sceneggiatura tre volte, la stravolge ancora una volta per annunciare che lascia la commedia. Siamo cresciuti con l’uomo bianco eterosessuale come riferimento e la minoranza maggioritaria si è abituata a vivere ai margini e ad accettare le regole. «Donald Trump, Pablo Picasso, Harvey Weinstein, Bill Cosby, Woody Allen, Roman Polanski. Questi uomini non sono eccezioni, sono la regola. E non sono individui, sono le nostre storie. Questi uomini raccontano le nostre storie! e non sembra che ci importi finché riescono a preservare la loro preziosa reputazione" rimostranza Gadsby. 

«Nanette» ha cessato di essere uno spettacolo comico per lasciare il posto alla denuncia e rivolgersi direttamente allo spettatore maschio bianco ed etero per dire «Reagire una volta per tutte! Gadby Rivendica la forza della differenza e la capacità di raccontare la sua storia in modo che venga ricordata e non si senta così sola. Rompe con ciò che è stabilito e si smembra. Lo spettatore resta sospeso, orfano di una risposta confortevole. La superficie, i luoghi comuni, il prevedibile sono nemici del suo discorso. Conoscendo i dettagli dell'umorismo, è in grado di controllare magistralmente il ritmo dello spettacolo. Sa che dietro ogni bella battuta si nasconde una grande verità.

fonte: Siamo una settaIl Paese, La Vanguardia

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