La figlia di Whitney Houston e altri 48 morti

La figlia di Whitney Houston e altri 48 morti

GAYLES.TV.- Oggi tutti i media parleranno della morte di Bobbi Kristina Brown, solo 22 anni maggiorenne e dopo 6 lunghi mesi di coma, dopo essere stata trovata priva di sensi nella vasca da bagno della sua casa di Roswell (Georgia) a gennaio. E ne avrebbero parlato perché Bobbi era la figlia di Whitney Houston e perché, se la sua morte non fosse di per sé già abbastanza tragica, alcuni ricorderanno che le circostanze che la circondano ricordano dolorosamente quelle di sua madre, che nel febbraio 2012 fu trovata morta nella vasca da bagno della stanza che occupava in albergo. Hilton di Los Angeles.

Whitney è stata ed è tuttora una diva gay, uno di quei fenomeni mediatici che per qualche inspiegabile motivo sono particolarmente amati dalla comunità omosessuale e che faranno sì che la morte della giovane abbia un impatto speciale anche sulle pagine che trattano l'informazione LGTBI. Ma è impossibile, se non quasi indecente, ignorare in una giornata come questa altre morti che aggrediscono le nostre coscienze dai giornali delle agenzie di informazione e che hanno molto a che fare anche con il nostro collettivo. Ecco perché oggi abbiamo deciso di dare loro il risalto che meritano qui.
attacco pakistano a Gayles.tv

La prima informazione si riferisce a Vittime 46 morto lo scorso maggio in un attentato terroristico a Karachi, Pakistan. Il motivo che collega queste morti a questo articolo sono le dichiarazioni rilasciate da rappresentanti della polizia pakistana dopo aver interrogato uno degli aggressori. A quanto pare, il suddetto lo ha confessato “Volevo mandare un messaggio agli omosessuali e altre persone che promuovono il vizio in Pakistan, danno una lezione a coloro che insistono nel trasformare questo paese in un luogo volgare e osceno come l’Occidente, dove la maggior parte dei paesi ha legalizzato l’omosessualità”. Messaggio ricevuto: 46 morti.
adolescente Akbar Gayles.tv

La seconda notizia si riferisce alla conferma della morte di Akbar Zargarzadeh, un adolescente di 14 anni che stava trascorrendo le vacanze in un campo estivo quando, a quanto pare, venne rivelata la sua presunta omosessualità. Il direttore del campo, senza alcuna indagine preventiva, ha deciso che si trattava del ragazzo Era “meritativo di morte”, per cui venne impiccato ad un albero da alcuni uomini incappucciati fino alla morte. 46+1=47

E infine il terzo ci arriva dalla città di Cordoba, in Argentina, dove il corpo di Laura Moiano, travestito secondo alcuni media locali, transessuale secondo altri, uomo, donna... è difficile trarre conclusioni leggendo la notizia. Ciò che è chiaro è che aveva 35 anni, che l'aggressione è stata brutale, che ha subito abusi, mutilazioni genitali e che aveva il volto sfigurato. 46 + 1 + 1 = 48.
Crime_trans Gayles.tv

Sentiamo profondamente la tragica morte di Bobbi Kristina Brown nel fiore degli anni, ma non dimenticheremo Akbar, il ragazzo dei campi, né il terrore di Laura, né i 46 giustiziati dal fanatismo in Pakistan. Riposa in pace.


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