Il Mississippi legalizza l’omofobia

NON ODIO IL MISSISSIPI Il Mississippi legalizza l’omofobia

Il Mississippi approva la “Legge anti-gay”

GAYLES.TV.- Con la scusa di “tutelare le credenze religiose e le convinzioni morali” l' HB1523 che consente la discriminazione delle persone LGBT+. È legalizzare l’omofobia riparandola sotto il obiezione religiosa. La nuova legge consente ai gruppi religiosi e ad alcune aziende private di negare servizi alla comunità gay e transgender.

GAYLES.TV PHIL BRYANT MISSISSIPPICon una coppia, Phil Bryant, il governatore di Mississippi Non ha scherzato e quando succede, succede. A differenza di leggi altrettanto spregevoli come quelle dell'Indiana o della Carolina del Nord, quella approvata da Bryant prevede "che il matrimonio sia possibile solo tra un uomo e una donna o che i rapporti sessuali avvengano solo in quel quadro". Si afferma inoltre che il genere “è determinato dall’anatomia e dalla genetica al momento della nascita”.

Questa legge consentirà di negare posti di lavoro, rifiutarsi di effettuare procedure di cambio di sesso o officiare matrimoni paritari se si ritiene che queste pratiche attentano alla libertà religiosa, per fare alcuni esempi.

Meno di un anno fa, il Legge sul matrimonio gay dalla Corte Suprema degli Stati Uniti e sembrava che finalmente si stessero accordando sulle questioni relative all’uguaglianza, ma la nuova legge HB 1523 rappresenta un enorme passo indietro.

I limiti tra libertà religiosa e quello sessuale hanno già creato altre polemiche. Ricordiamo il caso del funzionario Kim Davis finiti in prigione per essersi rifiutati di sposare persone gay o la coppia cristiana dell’Oregon che nel 2013 si rifiutò di fare una torta quando scoprì che i clienti erano gay e dovettero pagare 135.000mila dollari. Sembra tutto cristiani omofobi Hanno trovato il loro paradiso nel Mississippi.

GAYLES.TV HB 1523 MISSISSIPPI

fonte: La Vanguardia, Oggi, VOA

GAYLES.TV
Televisione in linea 

Seguici su: Facebook Twitter Instagram

 

3 opinioni su "Il Mississippi legalizza l’omofobia"

↑↓Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati con *