“Mio marito non è gay” suscita polemiche

“Mio marito non è gay” suscita polemiche

NOTIZIE.- La rete televisiva TLC ha deciso di trasmettere domenica prossima “Mio marito non è gay”, un programma che riflette le esperienze di quattro uomini mormoni dello Utah, tre dei quali sono sposati con donne nonostante affermino di sentirsi attratti dagli uomini ma che, per ragioni morali e religiose, hanno deciso resistere alla tentazione e formare famiglie eterosessuali.

La decisione della catena ha scatenato forti polemiche negli Stati Uniti. Sul sito Change.org Una petizione che chiede la cancellazione della trasmissione del programma ha già raccolto quasi 100.000 firme.

L'Alleanza gay e lesbica contro la diffamazione degli Stati Uniti (GLAAD), attraverso la sua presidente, Sarah Kate Ellis, chiama il programma e la rete "totalmente irresponsabile" e hanno rilasciato un comunicato in cui dichiarano che "Nessuno può cambiare chi ama e, cosa più importante, nessuno deve essere costretto a farlo. “Investendo in questo tipo di programmazione, TLC sta mettendo a rischio molti giovani LGBT”.
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I rappresentanti del canale si sono difesi dalle critiche con dichiarazioni ai media locali in cui affermano "che le persone che compaiono nello speciale di un'ora rivelano le decisioni che hanno preso e parlano solo a nome loro".

Altri media hanno parlato della trasmissione, come il giornalista della BBC Mundo Jaime González, il quale afferma che TLC è nota per trasmettere programmi televisivi controversi e cita come esempio "Here Comes Honey Boo Boo", con protagonista la ragazza Alana Thomson e che ha dovuto essere cancellato qualche mese fa, dopo che si è saputo che la madre della bambina frequentava un uomo condannato per abusi su minori.

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