NOTIZIE.- Mercoledì scorso, 29 ottobre Le fiamme di un incendio doloso hanno divorato l'edificio che ospitava il cinema più antico della capitale ucraina. La sala di proiezione Zhovten, la cui costruzione risale al 1931, ha subito danni irreparabili.
Nel momento in cui è scoppiato l'incendio, veniva proiettato il film francese sul travestitismo “Les nuits d'été”., del regista Mario Fanfani, nell'ambito del Molodist Festival, incontro internazionale ideato dagli studenti del kyiv State Student Institute e che Kiev ha scelto per la sua 44esima edizione. Secondo le dichiarazioni del coordinatore del Festival, Aleksey Chaschin, "Il film era stato proiettato solo per 20 minuti quando gli spettatori nelle ultime file hanno iniziato a notare il fumo". Lo suggerivano le prime ipotesi un giovane aveva lanciato una granata dalle ultime file provocando il caos nella stanza. L'arresto di due sospettati ha gettato nuova luce sugli eventi. Entrambi hanno confessato l'atto e sono sotto sorveglianza della polizia. Nelle loro dichiarazioni ammettono di aver lanciato un fumogeno con l'intento di interrompere la proiezione, ma non di dare fuoco all'edificio. I presenti all'evento hanno dichiarato di non aver sentito alcuna urla o insulto omofobico quando l'apparecchio è stato lanciato nella stanza.
Si ipotizza anche che l'incendio possa essere collegato a interessi privati volti all'espropriazione dei mitici locali. e che hanno generato una battaglia legale che dura da mesi. Il dubbio se all'origine dell'attacco ci fossero motivazioni omofobe o se fosse motivato dal controllo strategico dello spazio, ha portato gli attivisti LGTBI a riunirsi davanti alle porte del municipio di Kiev per chiedere un'indagine trasparente per determinare le reali cause dell'attacco. l'attacco.
Fortunatamente non ci sono stati feriti o danni alle oltre 100 persone che in quel momento si trovavano nella stanza di Zhovten.
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