La compagnia giapponese con i gay

Giappone LGBTI La compagnia giapponese con i gay

30 Le grandi multinazionali equiparano i diritti degli omosessuali a quelli degli altri

GAYLES.TV.-  Sembra che finalmente nel Paese del Sol Levante si cominci a vedere un po' di luce in termini di diritti LGTBI. Perché, paradossalmente, il Giappone, che è uno dei Paesi tecnologicamente più avanzati al mondo, non lo è altrettanto per quanto riguarda i diritti sociali. Nella società giapponese prevale un forte senso di conservatorismo, il che significa che solo 6 persone su 10 tollerano le relazioni tra individui dello stesso sesso.

Anche se La Costituzione giapponese non riconosce alcun tipo di unione legale tra coppie dello stesso sesso., è vero che già da tempo soffia il vento del cambiamento. Appena un mese fa, il governo giapponese ha approvato una legge che prevede di punire qualsiasi tipo di linguaggio o azione discriminatoria sul posto di lavoro, considerandola paragonabile all’assenza di molestie sessuali. La nuova legge dovrebbe entrare in vigore a gennaio in modo che le aziende abbiano spazio per stabilire protocolli punitivi per i trasgressori.

LGTBI GIAPPONE

Ma la novità in questo caso è che, andando avanti con qualsiasi tipo di legislazione o regolamentazione, trenta grandi aziende con nomi noti come Sony, IBM o Panasonic, hanno raggiunto un accordo per riconoscere nei loro statuti le unioni tra persone dello stesso sesso e per equiparare i loro diritti lavorativi a quelli dei membri eterosessuali della loro forza lavoro. Il provvedimento prevede che interesserà l'intera comunità LGTBI poiché prevede miglioramenti come la possibilità di ottenere permessi per interventi di cambio di sesso, richiedere assenze per malattia per il coniuge e la modifica degli statuti interni che regolano l'uso dei servizi igienici nelle aziende. codici di abbigliamento.

L'accordo rappresenta un'azione rivoluzionaria che riflette solo il meglio della globalizzazione del mondo in cui viviamo. Nelle parole del portavoce di Panasonic Yayoi Watanabe:  “Siamo un’azienda globale e abbiamo già avuto casi come questo negli Stati Uniti e in Europa, dove i dipendenti omosessuali vengono trattati senza discriminazioni”..

Un insieme di iniziative che, sommate alla decisione di alcune amministrazioni locali giapponesi come quelle di Shibuya o Setagaya di Tokyo di rilasciare certificati di unione civile tra omosessuali, segna una tendenza di cambiamento nella società giapponese.

fonte: PressReader La Vanguardia

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