Jorge Javier Vázquez, “il presentatore”

Jorge Javier Vázquez e José Antonio Fuster Jorge Javier Vázquez, “il presentatore”

L'omofobia di Intereconomía non rispetta nessuno. Nel programma “Grazie di niente” descrivono Jorge Javier Vázquez come un “bravo presentatore” deridendolo perché gay

GAYLES.TV.- Dillo Intereconomia È una catena che pende a destra è un eufemismo, perché puoi essere un media di destra o di sinistra o quello che vuoi, tutti hanno il diritto di esprimersi. Ciò che finisce per stancare è il ripetuto insulto e la mancanza di rispetto verso determinati gruppi, persone, correnti di pensiero, ideologie o genere, per non continuare con le variabili degli individui che potrebbero essere insultati dalla catena.

Lo spettacolo ha preso il sopravvento in termini di omofobia in particolare ultimamente. "Grazie per niente" La cosa migliore è il titolo, davvero molto accurato. Sul sito della rete questo programma viene definito come “Un telegiornale satirico presentato da José Antonio Fuster e Rocio Manzaneque” e i programmi postati in rete sono preceduti da un avvertimento: “Lo spazio successivo è un telegiornale satirico che utilizza l'umorismo satirico per trasformare la satira in critica sociale e politica. Se sei uno di quelli che si offendono facilmente, ti consigliamo di non guardarlo. Sugli altri canali ci sono film western”. (Nessun commento sulla scritta terribile) In altre parole, poiché chi ammonisce non è un traditore, la stagione è aperta a qualsiasi tipo di squalifiche, scherni e mancanza di rispetto.

L'ultimo, nella sua linea, è stato il presunto scherzo nei confronti della conduttrice Jorge Javier Vazquez da loro definito un “bravo presentatore”. All'origine dello scherzo sono state le voci su una possibile candidatura di Oprah Winfrey alla presidenza degli Stati Uniti. Con questa scusa sono scesi in strada per chiedere allo staff quale presentatore televisivo potesse essere una buona scommessa per la presidenza della Spagna. I candidati: Maria Teresa Campos, Susanna Griso, Ana Rosa Quintana e Mariló Montero. Una volta riprodotto il video delle risposte di strada e fatti i relativi commenti impertinenti su tutte, arriva la grazia omofobica: José Antonio Fuster propone ai suoi “candidato perfetto” e lo definisce come “il migliore, magnifico presentatore, intelligente, illuminato, un grande, grande collega... Jorge Javier Vázquez”. Bravo per l'umorismo crudo, scadente e privo di umorismo. Deplorevole.

E no, non cadremo nel facile argomento secondo cui descrivere Jorge Javier come una donna è un insulto, il problema è confondere il genere con l'opzione sessuale, il problema è usare questo fatto per squalificare, deridere e mancare di rispetto a un professionista. Il problema è che non ci serve legiferare contro l’omofobia se certi media e presunti giornalisti ignorano qualsiasi tipo di norma perché nessuno li denuncia, perché nessuno li mette al loro posto, perché nessuno agisce contro di loro. Non importa se il suo nome è José Antonio Fuster o Luis de ValPer quanto tempo insultare o deridere le persone LGBTI continuerà ad essere gratuito in questo Paese? FINCHÉ NON DICIAMO BASTA.

Fuentes:  publi,co.es vanaguardia.com

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