Gli omofobi bruciano il “Checkpoint” ad Atene

posto di controllo antincendio Gli omofobi bruciano il “Checkpoint” ad Atene

Un centro di ricerca dove si effettuano test Rilevazione dell'HIV era dato alle fiamme da un gruppo di omofobi.

GAYLES.TV.- L'attacco è avvenuto la settimana scorsa quando un gruppo di persone ha appiccato il fuoco al Centro di Controllo e Prevenzione dei Punti di Controllo, Meglio conosciuto come Punto di controllo Atene che Si trova nel quartiere di Monastiraki, nella capitale della Grecia. Nel Centro vengono eseguiti ogni anno più di 10 esami gratuiti che contribuiscono in modo significativo alla diagnosi preventiva. Vengono inoltre svolte attività di prevenzione, canalizzazione e diffusione delle informazioni.

Gli attivisti che collaborano nel centro sostengono che si sia trattato di un attacco basato sull'omofobia, poiché gli aggressori, oltre ad appiccare fuoco all'interno degli uffici, hanno rimosso la bandiera arcobaleno che sventolava sulla facciata dell'edificio.

L'incendio ha provocato ingenti danni materiali, soprattutto al primo piano della struttura, ma il pronto intervento dei vigili del fuoco ha evitato che l'incendio interessasse i piani superiori e gli edifici adiacenti.

-punto di controllo-grecia

Poiché Checkpoint non ha un altro quartier generale, attivisti e volontari sono costretti a svolgere attività di rilevamento e prevenzione in un'unità mobile in cui si sono trasferiti mentre vengono eseguite le attività di rimozione e ripristino dei detriti.

I responsabili di Checkpoint hanno risposto all'attacco con un testo in cui condannano l'attacco ed esprimono la loro intenzione di continuare le loro attività: “Gli autori dell’attacco non hanno semplicemente cercato di bruciare un edificio… hanno cercato di mettere a tacere una voce forte che difende i diritti umani ed è soffocata dai valori e dagli ideali umanitari che noi difendiamo” Il comunicato rilasciato da Voce positiva sottolinea inoltre che non si lasceranno vincere dalla paura e altro “la bandiera arcobaleno sventolerà anche oggi nella nostra struttura come dichiarazione politica che i diritti umani non soccombono ad alcuna estorsione fascista”.

Da parte loro, le autorità hanno avviato le indagini pertinenti per individuare i responsabili e, insieme al partito al governo, hanno descritto l’attacco come “un’azione ripugnante contro l’intera società greca”.

fonte: chueca.com, disastro.mx

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