Omofobia con nome, cognome e senza alcuna vergogna

Omofobia con nome, cognome e senza alcuna vergogna

Editoriale.  Anni fa, una famosa catena di hamburger appese in pubblico la foto incorniciata di un lavoratore con la scritta “Dipendente del mese”. Ebbene, le dichiarazioni rilasciate il 14 agosto dalla senatrice del Partito Popolare di Ceuta, Luz Elena Sanín, bastano per incastrarla perché si è guadagnata con fatica il titolo di “Omofobo del mese”.

In una conferenza stampa in cui ha elogiato la gestione economica del PP, giustificato l’aumento del debito pubblico, che tra l'altro ha superato il miliardo di euro, per i sussidi che Zapatero concesse a suo tempo alle ONG e soprattutto alle associazioni gay e lesbiche.

Che conforto conoscere finalmente l'origine della crisi economica che stiamo soffrendo tutti! Beh, non tutti, perché la signora Sanín nella sua dichiarazione dei redditi dopo aver acquisito lo status di senatore ha dichiarato la proprietà di 2 case e di un locale a Ceuta, altre 3 case a Chiclana, Marbella e Medellín e 3 veicoli di fascia alta, e stiamo parlando dell'anno 2011. Tutto questo senza tener conto che Questa signora guadagna un minimo annuo di 39.394,74 €, che è lo stipendio che tutti gli paghiamo, per aprire bocca e insultarci con sciocchezze del genere.

Non basta che la Direzione provinciale del PP di Ceuta prenda le distanze da queste affermazioni, il partito di governo dovrebbe ritirare immediatamente il suo appoggio, esigerle di consegnare il certificato di senatrice e di rispondere pubblicamente alle dichiarazioni chiaramente discriminatorie e borderline sull'incostituzionalità...

 Gayles.tv

6 opinioni su "Omofobia con nome, cognome e senza alcuna vergogna"

  1. Ciao amici: cosa possiamo aspettarci da questo governo corrotto e di estrema destra. Sappiamo tutti che hanno annullato la "Legge sulla Dipendenza", che hanno tolto ogni tipo di aiuto alle famiglie, agli studenti e ad ogni essere vivente che non sia del PP e sia ben inserito nel loro partito.
    Ma dobbiamo continuare a lottare per i nostri diritti. Sai che sono e sarò sempre al tuo fianco. Tanti baci per tutti.

      1. Grazie figli miei. Sei un incanto. Farò tutto ciò che è in mio potere per aiutarti. Ti amo davvero moltissimo. Miliardi di baci di tutti i colori.

          1. Grazie, amore mio: vi chiederò solo una cosa che per me è MOLTO IMPORTANTE, alla prossima festa del “GAY PRIDE”, che mi invitiate, cioè che voglio conoscervi e godermi la serata. festa, ovviamente andrò con il mio meraviglioso e bellissimo figlio Martín. Grazie e che tu possa essere molto felice, te lo meriti. MUAK MUAK E TUTTI I MUAK DEL MONDO.

          2. Faremo così, Lucia, grazie mille. Ma dovrai aspettare fino alla prossima estate! 🙂
            Baci anche a te.

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