NOTIZIE.- Certe notizie vanno lette due volte e ancora si stenta a credere che siano vere, ma è così. Il titolo sarebbe quello Una chiesa in Brasile sta formando un esercito che, tra gli altri obiettivi, ha quello di “uccidere gay e atei”. Così com'è. Si tratta di Chiesa Universale del Reino de Dios (IURD) del Brasile e recluterebbe giovani tra gli strati più disagiati della società per formare un esercito, quello dei “I gladiatori dell’altare”, questo è, “I gladiatori dell’altare”. I ragazzi vengono indottrinati ad accettare di eliminare qualsiasi persona omosessuale o atea che incroci il loro cammino.
Le immagini che circolano online mostrano una moltitudine di giovani in divisa e con indosso i simboli della loro organizzazione. Sfilano a passo militare, formandosi davanti ad una piattaforma dove un pastore dà loro la sua benedizione. Uno dei leader si rivolge al gruppo chiedendo: “Gladiatori, cosa volete?”, al che rispondono gridando: “L’altare, l’altare, l’altare!”
Questa settimana si cominciano a lanciare i primi campanelli d'allarme. Il deputato federale Jean Wyllys (PSOL-RJ) Ha pubblicato una foto dei Gladiatori sul suo account Instagram personale con la parola "scioccante". Nel commento, il deputato afferma che il “Il fondamentalismo cristiano in Brasile minaccia le libertà individuali, diversità sessuale o manifestazioni culturali secolari” e va oltre paragonandolo al fondamentalismo islamico e chiedendosi “Quando cominceranno a giustiziare gli “infedeli” e gli atei e a cacciare gli omosessuali dalle torri, come fa il fondamentalismo islamico in Medio Oriente?”
La risposta dello IURD per il deputato è stato negare qualsiasi tipo di ideologia violenta: «Cercare una motivazione violenta in questi giovani in divisa è tanto assurdo quanto voler vedere un orientamento fascista in organizzazioni come l'Esercito della Salvezza o gli Scout, entrambe organizzazioni globali con una base cristiana che, come noi, "usa l'analogia militare in modo positivo e pacifico". Comunque sia, l'organizzazione si è affrettata a rimuovere un video di presentazione e le immagini dell'“esercito dei gladiatori” dalla sua pagina Facebook.
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