"Girl", il film di una ballerina trans pieno di polemiche

La ragazza Lukas Dhont "Girl", il film di una ballerina trans pieno di polemiche

"Girl" è candidata al Golden Globe in lingua straniera

GAYLES.TV.- «Bambina» è ispirato ad un fatto di cronaca del regista del film Luca Dhont lesse su un giornale. Affascinato dalla storia della ballerina Nora Monsecour, ha deciso di portare la sua storia sul grande schermo. Quello che all'inizio avrebbe dovuto essere un documentario è diventato un film realistico che ruota attorno Lara, un'adolescente trans il cui sogno è diventare una ballerina. Sia il regista che il protagonista del film Vittorio Polster (che ha vinto un premio al Festival di Cinema di Cannes) escono con questo film che sta suscitando polemiche nella community LGBT+.

La ragazza Lukas DhontLa polemica nasce perché né il regista, né lo sceneggiatore, né l'attore sono trans, e questo già si sa da allora il gruppo richiede opportunità di lavoro poiché gli interpreti trans hanno molte difficoltà a farlo prendi la cartas. Dhont Lui si è difeso spiegando che per il ruolo principale ha fatto un'audizione a più di 500 artisti tra cui c'erano anche attori trans. Secondo Dhont"Ragazza " Non è un film che cerca di generalizzare il processo che attraversano tutte le persone transgender, ma piuttosto racconta una storia specifica.

L'altra grande controversia (avviso spoiler: smetti di leggere qui se non vuoi saperne di più sul film) è quello nella scena finale in cui Lara Si taglia il pene con le forbici. Questo atto ha indignato critici cinematografici come Olivier Whitney chi ha scritto dentro The Hollywood Reporter che "Ragazza" è il "il film più pericoloso su un personaggio trans da anni«. Secondo Whitney il film "invia un messaggio dannoso allo spettatore, ma soprattutto alle persone trans che potrebbero non avere accesso alle cure mediche o alle informazioni sulle transizioni medicheS". Ha anche parlato Nick Adams, direttore dei media transgender presso GLAAD, che ha avvertito che la scena delle forbici "potrebbe portare un giovane a farsi del male in modo irreparabile o addirittura a porre fine alla sua vita«.

Il film potrà essere visto prossimamente anche in Netflix, che ha acquisito i diritti di trasmissione.

fonte: Il New York Times, Il Palomitron

fotografia: Netflix

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