La Francia consente le donazioni di sangue per i gay

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GAYLES.TV.- La Francia ha ritirato il vergognoso veto che impedisce agli omosessuali di donare il sangue, unendosi così agli altri 12 paesi dell'Unione europea, tra cui la Spagna, dove è consentita. La permissività delle donazioni da parte di questi paesi non ha in nessun caso portato ad un aumento dei casi di infezione da HIV attraverso trasfusioni di sangue.

Il divieto è in vigore dal 1983., nel mezzo dell'ondata di panico per l'AIDS e nell'assoluta ignoranza del virus, delle sue forme di contagio, dei gruppi a rischio, ecc... È evidente che la situazione attuale è lontana da quella vissuta 30 anni fa, ma è È chiaro che la paura e il pregiudizio continuano ad essere alla base quando si tratta di prendere determinate decisioni.
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Il punto è che l'autorizzazione a donare il sangue agli omosessuali in Francia sarà condizionata al rispetto di una serie di requisiti. Il donatore deve dimostrare di non aver avuto rapporti sessuali con altri uomini negli ultimi 12 mesi.Nel caso del sangue, se la donazione è limitata al plasma il periodo si riduce a 4 mesi. Il che ai fini significa mantenere una discriminazione di fatto per la comunità gay.

La misura annunciata ha suscitato polemiche anche tra gli stessi gruppi di difesa della LGTBI. Dominique Ganaye della Federazione LGBT Dopo aver appreso la notizia, ha dichiarato che "va oltre quanto ci aspettassimo, è piuttosto promettente". Da parte tua Mikäel Zenoude di Act Up-Parigi denuncia che rappresenta una “flagrante disuguaglianza nel trattamento riservato agli omosessuali”.
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Le autorità francesi, in risposta alle critiche ricevute, sostengono che donare il sangue non è un diritto ma piuttosto una decisione altruistica e volontaria del donatore che deve sempre essere subordinata alla sicurezza del ricevente. La domanda sarebbe: se lo sappiamo già Il contagio non è tanto una questione di gruppi ma di pratiche di rischio e se l’aumento della trasmissione dell’HIV si verifica sia tra gli eterosessuali che tra gli omosessuali, Perché continuare a denunciare la comunità omosessuale?  Perché porre condizioni assurde come l'astinenza, che di fatto rappresenta un'esclusione?

No, non basta, non possiamo celebrare questo provvedimento ma piuttosto denunciarlo perché il cambiamento delle leggi deve essere supportato da un'informazione oggettiva e da un previo cambiamento di mentalità.

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