Hanno tagliato la gola a due lesbiche in Guatemala e hanno marchiato i loro corpi

Due lesbiche uccise in Guatemala Hanno tagliato la gola a due lesbiche in Guatemala e hanno marchiato i loro corpi

Brutale omicidio di due lesbiche in Guatemala

GAYLES.TV.- I cadaveri di Betzi Esmeralda Có Sagastume y Kelli Maritza Villagran Recinos, di età compresa tra 18 e 26 anni, si trovavano in un tratto del chilometro 54 della rotta verso l'Atlantico, vicino al dipartimento di El Progreso, Guatemala. Il 23 aprile trovarono i corpi della coppia legati con del nastro adesivo. Secondo Vigili del Fuoco Comunali di Progreso Furono decapitati e sui loro corpi avevano scritte "sono morti a causa del panico”. Entrambe le vittime sono state aggredite con coltelli e i loro corpi sono stati lasciati seminudi, con le mani legate e con messaggi lesbofobici.

"Sono morti a causa del dolore"

Il difensore civico dei diritti umani, Augusto Giordano Rodi, ha espresso solidarietà alle famiglie delle vittime e alle organizzazioni comunitarie LGBT + dal paese. In un comunicato ha avvertito”Non possiamo permettere che nel nostro Paese si verifichino crimini di questo tipo con evidenti connotati omofobici e soprattutto chiedo che non restino impuniti. Dobbiamo mandare il messaggio che c'è dentro Guatemala Questi tipi di omicidi non saranno tollerati, cosa che dobbiamo rispettare, che tutti gli esseri umani sono liberi ed uguali, senza discriminazioni, senza stigmatizzazioni e tanto meno portando alla violenza.".

Carlos Romero Prieto, rappresentante della Rete nazionale per la diversità sessuale, che sono responsabili di un “Osservatorio sulle morti violenteDichiaro che"Quest'anno abbiamo documentato 6 casi e se il ritmo continuasse allo stesso ritmo raggiungeremmo gli stessi valori dell'anno scorso, ovvero 24 casi documentati. Non facciamo un'analisi solo per anno ma piuttosto quello che abbiamo dall'anno scorso e quello che abbiamo dal presente. C'è uno schema che stiamo identificando, come il trattamento dei corpi. Il caso delle ragazze legate insieme è molto strano perché non avevamo mai documentato un caso come questo, e coincide con il caso precedente di Huehuetenango dove anche il ragazzo (José Díaz) aveva messaggi omofobici sul suo corpo.".

fonte: Prensa Libre, Agenzia presente

fotografia: Prensa Libre

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