GAYLES.TV.- "Tutto per il popolo, ma senza il popolo" o “Tutto per il popolo senza il popolo” sono frasi che sono state attribuite Luigi XIV e Federico II di Prussia, nemmeno gli storici sono del tutto d’accordo, né ha molta importanza per quello che vogliamo raccontare qui oggi. Ciò che è chiaro è che questo motto è un paradigma di ciò che era conosciuto come "Dispotismo illuminato" che equivale a “Ho il potere, comando, so cosa è meglio per le persone, sono generoso con le persone, ma non conto sulle persone quando prendo decisioni su ciò che è meglio per loro”.
Bene, questo è esattamente quello che hai fatto Cristina Cifuentes, presidente della Comunità di Madrid in relazione a questioni che toccano molto direttamente la collettività transessuale. E martedì scorso il Consiglio direttivo della Comunità ha approvato un progetto di legge per riconoscere alle persone transessuali parte dei diritti che spettano loro secondo
l'impegno acquisito da Cifuentes.
Sul suo sito, la Comunità di Madrid ha avanzato alcuni punti della proposta, cogliendo di sorpresa sia l'opposizione che le associazioni LGTBI poiché in nessun momento è stata consultata né ha avuto il contributo degli stessi interessati. Il fatto è stato ampiamente criticato da vari gruppi LGTBI che speravano di partecipare all'elaborazione di queste leggi come avevano fatto in precedenza in altre comunità autonome.
Anche se è vero che quanto pubblicato sul sito della Comunità contiene un paragrafo in cui si afferma che "Il progetto preliminare di Legge sull'identità di genere, che risponde ad una richiesta di lunga data del movimento associativo LGTBI, passerà attraverso un ampio processo di consultazione e il dialogo con professionisti specializzati, enti del settore, pubbliche amministrazioni e partiti politici, al fine di raggiungere il massimo consenso possibile.” La domanda sarebbe: se è così Perché non si sono consultati prima di iniziare a scrivere?
D’altro canto, ci sarebbe il problema che la stessa Cifuentes votò contro la proposta di legge globale sulla transessualità presentata all’epoca dall’opposizione socialista. Questo fatto ha contribuito ad aumentare i sospetti nei confronti della proposta del presidente, che non solo decide da solo in maniera paternalistica cosa è meglio per le persone transessuali, ma molto probabilmente lo fa contro le proprie convinzioni.
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