Discriminare le persone trans è illegale

Secondo la Corte Costituzionale la discriminazione nei confronti delle persone trans è illegale Discriminare le persone trans è illegale

La Corte Costituzionale stabilisce che l’identità di genere gode di tutela come diritto fondamentale della persona

El Corte costituzionale ha dichiarato illegale ogni discriminazione contro le persone trans in base alla loro identità di genere, ritenendo che esso sia contrario ai diritti sanciti dall'art Constitución. I magistrati hanno analizzato il licenziamento di una persona transessuale e, pur non ritenendo che la sua condizione fosse la ragione per cui ha perso il lavoro, difendono la tutela giuridica delle persone transessuali, sottolineando che hanno subito"profondi pregiudizi normativi e socialmente radicati".

La sentenza lo riconosce per la prima volta discriminare le persone trans è in contrasto con la Costituzione, anche se ha respinto l'appello di protezione presentato da un ingegnere aerospaziale che ha ricevuto commenti dai suoi superiori per essersi vestita a volte con pantaloni e altre volte con una gonna. L'azienda l'ha licenziata sostenendo che non aveva superato il periodo di prova e la corte dà credibilità a tale argomento.

Posizione storicamente radicata di svantaggio sociale

La sentenza – di cui il magistrato è stato relatore Maria Luisa Balaguer- Sostiene che "L’identità di genere è una circostanza che ha a che fare con il libero sviluppo della personalità, strettamente legata al rispetto della dignità umana.(art. 10.1 Cost.). Aggiunge che questo tratto identitario, “Quando non si conforma ai classici parametri eteronormativi, laddove cioè l'identità di genere e il sesso della persona non sono assolutamente coincidenti, può rendere l'individuo creditore di una posizione di svantaggio sociale storicamente radicata.", di cui vieta Articolo 14 della Costituzione.

La Corte ritiene che siano “i profondi pregiudizi normativamente e socialmente radicati contro queste persone” che può comportare discriminazioni incompatibili con il diritto all'uguaglianza proclamato dal testo costituzionale. Nello specifico, è contenuto nel citato articolo 14, il quale stabilisce che “Gli spagnoli sono uguali davanti alla legge, senza alcuna discriminazione di nascita, razza, sesso, religione, opinione o qualsiasi altra condizione o circostanza personale o sociale.".

Inversione dell’onere della prova

In casi di denunce di questo tipo, quando vi sono indizi che possa essere esistita una discriminazione, il giudice ammette l'inversione dell'onere della prova, cioè l'azienda deve dimostrare di non aver effettuato il licenziamento per tale motivo. , ma per un altro giuridicamente ammissibile.

Nelle pronunce giudiziali antecedenti la presentazione del ricorso di tutela si è ritenuto che la società avesse motivato le ragioni del licenziamento e la Corte Costituzionale non ha modificato tale criterio. Al riguardo, le testimonianze rese erano rilevanti nel senso che il ricorrente ha potuto continuare a recarsi al lavoro con pantaloni o gonna, secondo la sua libera volontà, senza che gli venisse imposto alcun abbigliamento.

Il giudice ha però voluto rendere compatibile il rigetto della tutela con l'a messaggio clamoroso a favore della non discriminazione contro le persone trans, raccogliendo in tal senso diversi pronunciamenti del sistema giudiziario europeo. Si cita così Corte europea dei diritti dell'uomo interpreta anche la clausola antidiscriminatoria contenuta nell'art Carta europea dei diritti dell'uomo "come clausola aperta che consente l’inclusione dell’identità di genere tra le caratteristiche protette".

Discriminare le persone trans è illegale

Fuentes: Il giornaleIl PaeseelDiario.es

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