Chiusura dei siti omofobi

Chiusura dei siti omofobi

NOTIZIE.- Un emendamento al disegno di legge di riforma del codice penale che autorizzerebbe i giudici a farlo chiudere pagine web in cui si promuove “prevalentemente” l’omofobia e la transfobia tra le altre cause di odio. L'iniziativa, portata avanti dal Gruppo parlamentare Popolare, contempla cause non previste dalla legge attuale.

Secondo la proposta del PP, Sono previste pene fino a quattro anni di reclusione e dodici mesi di multa. per coloro che “fomentano, promuovono o incitano, direttamente o indirettamente, all’odio, all’ostilità, alla discriminazione o alla violenza contro un gruppo, una parte di esso o una persona determinata a causa della sua appartenenza ad esso per motivi razzisti, antisemiti o altri motivi ideologici, religiosi o convinzioni personali, situazione familiare, appartenenza a un gruppo etnico, razza o nazione, origine nazionale, sesso, orientamento o identità sessuale, per ragioni di genere, malattia o disabilità”.

In tal senso, la modifica stabilisce che "il Giudice o il Tribunale consentiranno la distruzione, la cancellazione o la messa fuori servizio dei libri, degli atti, dei documenti, degli articoli e di ogni tipo di supporto che costituisca oggetto del delitto di cui ai commi precedenti o attraverso il quale sarebbe stato commesso”.

Secondo la proposta del PP al Congresso, “Quando il reato è stato commesso attraverso le tecnologie dell'informazione e della comunicazione, sarà concordata la rimozione dei contenuti. Nei casi in cui i contenuti di cui alla sezione precedente siano diffusi esclusivamente o prevalentemente attraverso un portale di accesso a Internet o un servizio della società dell'informazione, Verrà disposto il blocco dell'accesso o l'interruzione della sua fornitura.".
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Della stessa pena da uno a quattro anni colpirebbe «chi produce, prepara, detiene al fine di diffondere, dà accesso a terzi, distribuisce, diffonde o vende scritti o qualsiasi altro tipo di materiale o supporto che, a causa della loro contenuti, sono idonei." a fomentare, promuovere o incitare, direttamente o indirettamente, all'odio, all'ostilità, alla discriminazione o alla violenza contro un gruppo, una parte di esso o contro una persona determinata a causa della sua appartenenza a quel gruppo."

Considerando che questa proposta tutela individui e gruppi per ragioni legate all’orientamento sessuale e all’identità di genere, non possiamo che congratularci con noi stessi. Che sia il gruppo Popolare a presentare l'emendamento è un chiaro segno che siamo entrati in un anno elettorale e che la lotta, data la situazione che stiamo vivendo e l'emergere di opzioni alternative, sarà molto serrata. Ebbene, le misure elettorali sono benvenute se contribuiscono a migliorare le condizioni di vita della comunità LGTBI e dei cittadini in generale. Non cederemo mai più il nostro voto a nessuno.Innanzitutto devono dimostrare di meritarselo perché ci tengono in considerazione.

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