GAYLES.TV.- Ieri martedì l'attore Carlos Irwin Estévez, meglio conosciuto come Charlie Sheen, che ha iniziato la sua carriera con ruoli da protagonista in film come “Plotone” o “Wall Street”” ma popolare soprattutto per la serie "Due uomini e mezzo", ha ammesso pubblicamente di essere sieropositivo 
per 4 anni.
Il riconoscimento è stato fatto in un'intervista condotta da Matt Lauer al Today Show della NBC, leader del pubblico nella fascia mattutina. “L’HIV è costituito da tre lettere difficili da assimilare ma sono qui per ammettere che ho l’HIV”. Queste le sue parole a confermare quella che da tempo circolava come una voce negli ambienti hollywoodiani. Proprio mettere a tacere quella voce e l'estorsione a cui era sottoposto da tempo è ciò che lo ha deciso a parlare e, sempre secondo lo stesso Sheen, ad assumersi le sue responsabilità. A quanto pare l'attore era vittima di ricatti ed estorsioni con la minaccia di rivelare il suo status di sieropositivo, ammettendo addirittura che ciò gli era costato milioni di dollari.
Queste affermazioni in sostanza ci danno la giusta misura di ciò che comporta il diritto di ogni persona a preservare la propria privacy, a non essere cacciato da nessun armadio, nemmeno da quello dell’HIV o dell’AIDS, come sostengono alcune agenzie di stampa. L’argomentazione secondo cui un portatore del virus mette a rischio la salute di altre persone non giustifica il diritto di esigere che esponga pubblicamente la sua privacy, tanto meno per ricattarlo o molestarlo. Ognuno deve assumersi la responsabilità della propria salute, l'uso di mezzi di protezione è obbligatorio indipendentemente dal fatto che il proprio partner sessuale sia sieropositivo o meno e dovremmo vergognarci dei commenti fatti sull'attore da media apparentemente molto seri che implicano nella migliore delle ipotesi un giudizio di valore se non una condanna. Frasi come “Il ragazzaccio di Holywood” oppure “Non siamo sorpresi dalla situazione che sta vivendo, se la è cercata da solo” Sono tutt’altro che una pratica giornalistica degna di essere chiamata così.
Che fosse o meno promiscuo, che avesse rapporti con entrambi i sessi o che fosse un frequentatore abituale di bordelli è qualcosa che riguarda solo ed esclusivamente la sua vita privata. E a maggior ragione quando lui stesso nega di aver avuto rapporti senza prendere le dovute precauzioni o avvisare dei rischi.
Alla porta di ogni casa c'è un mucchio di sassi che aspetta che qualcuno si chini e si senta autorizzato a scagliare la prima pietra.
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