Condannato all'ergastolo per aver ucciso il figlio gay

Condannato all'ergastolo per aver ucciso il figlio gay

NOTIZIE.- Il 10 settembre abbiamo pubblicato in questa pagina un articolo che, sotto il titolo “Barbarie e criminalità omofobica”, riferito la morte per mano di sua madre e del suo fidanzato di Gabriel, un bambino di 8 anni, dopo aver subito innumerevoli torture. Si è concluso il processo che si sta svolgendo contro i due imputati, Perla Fernández, madre del bambino assassinato e il suo ex fidanzato Isauro Aguirre. Lo chiede la Procura condanna all’ergastolo senza possibilità di appello o condizionale, purché riconoscano la loro colpa, che finora non hanno ammesso. Se accettati, eviterebbero una più che probabile condanna alla pena di morte visto che il processo si svolge nello Stato della California, dove la pena di morte resta in vigore nonostante la dichiarazione di incostituzionalità fatta da un giudice lo scorso mese di luglio.

Al di là dell’orrore per il calvario subito dal ragazzo, Vale la pena sottolineare l'apatia istituzionale di chi avrebbe potuto evitare conseguenze così tragiche.. Nei registri del Dipartimento dei servizi per l'infanzia e la famiglia della contea di Los Angeles, ci sono diverse denunce di abusi a cui è stato sottoposto Gabriel. L'insegnante del ragazzino ha più volte denunciato la presenza di protuberanze, contusioni, gonfiori e addirittura, nel marzo scorso, un terapeuta aveva riferito che il ragazzo aveva espresso il desiderio di suicidarsi e che si sospettava un possibile abuso sessuale da parte di un membro della famiglia. Nessuno ha fatto nulla.

Questa settimana abbiamo sentito parlare di due attacchi omofobici, uno a Soho di Londra dove un ragazzo gay travestito, Benedict Stewardson, 20 anni, è stato picchiato per mano di un gruppo di ragazzi mascherati dopo averlo insultato dicendogli che “Halloween non era ancora iniziato”.

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L'altro attacco è avvenuto nella cittadina sivigliana di Castilleja de la Cuesta, dove Martedì scorso un giovane è stato aggredito all'uscita da scuola. Tre uomini lo hanno aggredito, chiamandolo ripetutamente frocio, sputandogli addosso e picchiandolo. A quanto pare questi fatti non sono la prima volta che accadono e il ragazzo ha deciso di denunciarli.

Ci auguriamo che i responsabili delle istituzioni corrispondenti reagiscano al costante flusso di attacchi omofobici che si verificano. Non vogliamo continuare a dover denunciare attacchi all'uscita da scuole e istituti. È meglio prevenire che curare.

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Un parere su"Condannato all'ergastolo per aver ucciso il figlio gay"

  1. QUESTO È ORRIFICANTE. Tra violenza omofobica e violenza sessista, stiamo creando e soprattutto permettendo un mondo irrazionale e disumano. Qual è il prototipo di persona che questi personaggi infami desiderano? Questo mi riempie di tristezza. È vero VIVI E LASCI VIVERE.

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