Türkiye reprime l'orgoglio

Türkiye reprime l'orgoglio

NOTIZIE.- Non erano ancora le 5 del pomeriggio e gruppi di manifestanti cercavano di radunarsi nel centro Piazza Taksim e via Istikal, dove la marcia era stata indetta per celebrare il La giornata del Gay Pride. Ma già in quel momento si poteva vedere un imponente spiegamento di polizia che sbarrava la strada e cercava di contenere le centinaia di giovani che sbucavano da ogni angolo sventolando bandiere arcobaleno.

Manifestazione gay in Turchia Gayles.tv

Senza preavviso e poiché i manifestanti non sembravano disposti a arrendersi, la polizia ha avviato un'accusa, ma migliaia di nuovi arrivati ​​hanno cominciato ad unirsi ai presenti al punto che gli agenti antisommossa sono stati circondati da una folla che, con loro sorpresa, li ha applauditi e li ha incoraggiati a unirsi alla festa.

Lungi dall'accettare l'invito, La polizia turca ha attaccato i manifestanti con gas lacrimogeni, proiettili di gomma e idranti che, trattandosi di una protesta pacifica, si sono ritirati con aria festosa nella zona nord di Taksim.

frequentatori-della-parata-del-gay-pride-Gayles.tv

Gli organizzatori della manifestazione hanno spiegato così l'accaduto: «La polizia attacca decine di migliaia di persone con spray al peperoncino, proiettili di gomma e idranti. Tutti gli ingressi e le uscite verso Taksim e Istiklal Street sono stati chiusi. "Chiediamo al governatore di Istanbul, Vasip Sahin, di rispettare la Costituzione della Repubblica turca, di fermare immediatamente gli attacchi e di rilasciare una dichiarazione pubblica". E aggiungono: «Noi siamo qui, abituatevi, non ce ne andiamo! "L'amore trionfa".

Si ipotizza che la repressione sia stata dovuta al coincidenza della marcia con la celebrazione del mese di Ramadan, ma si scopre che in passato questa coincidenza non aveva portato ad alcun tipo di divieto su una marcia che si svolgeva da 13 anni e che, nella sua prima edizione nel 2003, riuniva solo 30 persone.

idranti contro i gay a Istanbul Gayles.tv

La Turchia è uno dei pochi paesi della regione in cui l’omosessualità non è vietata, ma il matrimonio tra persone dello stesso sesso non è legalizzato. Pur essendo un paese abbastanza liberale nei costumi, la popolazione musulmana risulta essere molto conservatrice.

Forse quello che è successo ieri a Istanbul ci aiuterà tutti a ricordare il perché È ancora necessario rivendicare e celebrare il Pride Dayo.

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