Un gruppo di quindici persone ha aggredito due giovani all'uscita da una discoteca a Sant Boi de Llobregat
GAYLES.TV.- Due giovani da San Boi de Llobregat sono state vittime di a aggressione omofobica quando si esce da una discoteca sabato mattina presto. Un gruppo di una quindicina di persone si è avvicinato a loro per strada e li ha aggrediti con pugni e calci, secondo quanto riferito da entrambi in separate denunce depositate alla Procura. Mossos d'Esquadra. "Ci chiamavano froci del cazzo," spiega. Quim Almeida, una delle vittime.
«Lasciammo il music bar e stavamo tornando a casa quando ci imbattemmo in un gruppo di 15 ragazzi. Cominciarono a rimproverarci e ad insultarci. Ci chiamavano froci, bastardi, froci di merda. Li abbiamo superati e abbiamo continuato a camminare e a circa 100 metri di distanza due ragazzi si sono avvicinati a noi e hanno iniziato a colpirci. Poi sono arrivati gli altri e ci hanno gettato a terra, colpendoci con pugni e calci. Ci hanno rotto i bicchieri', spiegare Almeida. 'Mi hanno afferrato per il collo e mi hanno gettato a terra.. Mi hanno preso a pugni e calci più volte.. Non so quanto sia durato perché ho perso la cognizione del tempo.«, ha dichiarato a TV3.
Sia il giovane che il suo compagno hanno sporto denuncia al Muschio. Fonti della polizia catalana lo confermano e aggiungono che potrebbe trattarsi di un reato per lesioni lievi, indipendentemente dal fatto che costituisca anche un crimine d'odio. Giunti alla stazione di polizia è stata loro affidata un'ambulanza per recarsi in ospedale.
Finora quest'anno il Osservatori Contra l'Homofòbia ha registrato il 26% in più di casi di discriminazione rispetto allo scorso anno, cosa che preoccupa il gruppo LGTBI.
? Denunciamo un attacco omofobo a Sant Boi de Llobregat!#StopLGTBIfóbia Non possiamo permettere feixisme campi lliurement pels careers, ?♀️ una abbracciad companys del @JoventSantBoi!
? Le vittime hanno sporto denuncia davanti alla @mosso https://t.co/iXu7tIXxNF
— Joventuts d'Esquerra Republicana (@JoventRepublica) Dicembre 1, 2019
fonte: Il giornale, CCMA, eldiario.es
Fotografia: CCMA
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