In prigione per non aver sposato gay

In prigione per non aver sposato gay

GAYLES.TV.- Tutte le religioni e tutte le cause, soprattutto quelle perse, hanno martiri, eroi, vittime della fede e la legalità e l'omofobia imperanti negli Stati Uniti hanno già il loro santo da elevare sugli altari.

È Kim Davis, impiegato della contea di Rowan nello stato del Kentucky che, a seguito delle valutazioni della Corte Suprema, giovedì scorso è stato incarcerato per essersi rifiutato ripetutamente di rilasciare licenze di matrimonio a coppie gay. Nella dichiarazione di Davis, "Il rilascio di una licenza di matrimonio che è in conflitto con la definizione di matrimonio di Dio, con il mio nome sopra, viola la mia coscienza. Per me non è un argomento innocuo. Si tratta del paradiso o dell'inferno.

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I fatti sono venuti alla luce quando una coppia gay di Rowan ha deciso di sporgere denuncia contro il funzionario dopo aver presentato per la quarta volta la domanda di matrimonio ed ottenuto un nuovo rifiuto. Kim Davis è stato invitato a ritrattare ufficialmente ma ha rifiutato. Infatti, secondo le dichiarazioni del marito Joe Davis dopo l'incarcerazione di Kim, "mia moglie è disposta a restare in prigione per tutto il tempo necessario". Ebbene, meno male, perché è probabile che una condanna per oltraggio impenitente duri abbastanza da aiutarla a riflettere su cosa appartiene a Dio e cosa appartiene a Cesare.

Il punto è che si è già tenuta una marcia con la partecipazione di centinaia di persone che hanno percorso 128 km. a sostegno della segretaria di Rowan. Tra i manifestanti, da segnalare la presenza del Sindaco di Grayson, Kentucky, George Steele, che rivolgendosi all'assemblea ha detto: "Voi avete un ruolo in questo momento storico, Dio vi benedica, Dio benedica Kim Davis".
Kim Davis Gayles.tv

Naturalmente a Il candidato e ministro repubblicano Mike Huckabee Non ha avuto abbastanza tempo per indire una nuova manifestazione martedì prossimo, il giorno in cui prevede di visitare Davis in prigione per protestare contro quella che ha descritto come la “criminalizzazione del cristianesimo in questo paese”.

Detto questo, habemus martire e in questo caso una causa chiaramente persa.

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2 opinioni su "In prigione per non aver sposato gay"

  1. Quello che sta succedendo a questa donna non mi sembra giusto, ricordatevi che la comunità gay è stata vittima di discriminazioni, non facciamo agli altri quello che non vogliamo sia fatto a noi, e ricordatevi che essere gay non significa essere in lotta con Dio, o non avere valori, amore per il prossimo.

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