"L'amico del mio amico", un omaggio lesbico e petardo a Éric Rohmer

"L'amico del mio amico" "L'amico del mio amico", un omaggio lesbico e petardo a Éric Rohmer

"My Friend's Friend" è una commedia lesbica a cinque vie diretta da Zaida Carmona.

Zaida Carmona ha presentato il suo primo lungometraggio «l'amico del mio amico" a D'A Film Festival di Barcellona. Il film è un esplicito omaggio a Eric Rohmer e il suo nastro «l'amico del mio amicoa«. Carmona ha creato una commedia romantica a cinque in cui interpreta un personaggio stordito e confuso che ritorna a vivere Barcelona dopo una rottura d'amore. Un racconto morale che accade nei bagni, nei letti e nelle strade di Barcellona, come descritto nel Verkami con cui hanno avviato il progetto.

Questa naturalezza è ciò che la regista voleva catturare nel suo primo lungometraggio, che iniziava con una domanda: come sarebbe stato il film? Eric Rohmer portato nel mio ambiente lesbico e queer? Carmona riconosce che il lungometraggio è nato come adattamento libero, molto libero, del film francese. Un'influenza, quella di questo rappresentante della New wave, che non ha mai cercato di nascondere: dal titolo del film a certe inquadrature, che costituiscono omaggi letterali, come quello che ci introduce al personaggio di Zaida, ma anche la maratona cinematografica del regista che si svolge durante la trama.

«Un film di amici e per gli amici»

"L'amico del mio amico" è stato girato in tredici giorni durante la pandemia e con un coprifuoco impegnativo che non gli ha impedito di avere sedi diverse. Il fatto che le attrici coinvolte nelle riprese fossero amiche ha reso tutto più semplice. “Quando abbiamo scritto la sceneggiatura, sapevo che volevo filmare Rocio Saiz; Avevo scritto quel ruolo ispirandomi a lei, quindi non poteva essere nessun altro. A me è successa la stessa cosa con il mio personaggio, mi immaginavo dentro e non riuscivo a uscirne, anche se avevo il terrore di dirigere e interpretare allo stesso tempo."Spiega Carmona Vogue. "FÈ stato allora che ho iniziato a immaginare amici o conoscenti in personaggi e situazioni diverse. Era un film di amici e per gli amici, e doveva essere fatto con loro".

Volevamo creare una fiction con riferimenti positivi e non necessariamente esemplari, per parlare di ragazze che non sempre lo fanno bene, e non succede nulla. Volevo fare un film sui miei più grandi riferimenti, gli amici con cui ho creato questo ambiente sicuro, familiare e un po' folle.
Perché citando Brigitte Vasallo, uno dei nostri cameo più amati, "che il petardo non toglie la politica".

Fuentes: sito web del filmVogue

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