Quattro università spagnole avviano uno studio sugli impatti psicosociali del COVID-19 sulla popolazione LGTBQA+ durante lo stato di allerta
GAYLES.TV.- Sotto il titolo "Impatti psicosociali sulla popolazione LGTBQA+ durante lo stato di allerta per COVID-19 in Spagna» un gruppo di ricercatori dell' Universidad Rey Juan Carlos, la UAB, la Universitat de Barcelona e Università Complutense di Madrid hanno avviato uno studio per comprendere le implicazioni derivate dalla situazione pandemica del coronavirus e dalle misure di confinamento. E le ripercussioni che entrambi possono avere a livello personale e collettivo, per coloro che vivono nel territorio dello Stato spagnolo.
La ricerca si basa su uno studio che analizza l'ambiente psicosociale delle persone che si identificano con sessualità e/o identità non normative (lesbiche, gay, transessuali, bisessuali, agender, transgender, trans* e altre sessualità al di fuori della norma cissessuale ed eteronormativa) in relazione alla pandemia COVID-19. Per ottenere feedback dal gruppo, hanno progettato un questionario completamente anonimo, con domande aperte e chiuse, la cui compilazione richiede circa 20 minuti.
Quindi se sei una persona LGTBQA+ e vivi nello stato spagnolo, ti invitiamo a collaborare a questa iniziativa nel seguente link bit.ly/queercovid19
fonte: Strano COVID-19, Lucas Platero
Fotografia: Gayles.tv, Lucas Platero
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Non so perché ci sia tanta intolleranza, sono una donna transessuale, vivo a Igualada e non ho diritto alle prestazioni per il Covid19, anche se è mio diritto poterle riscuotere, parlano solo di i lavoratori, ma cosa succede a un gruppo discriminato di spagnoli dove non possiamo trovare lavoro in nessuna professione? Cosa succede alle persone vulnerabili, non solo abbastanza vulnerabili da consentire allo Stato spagnolo di fornirci aiuti finanziari? E come se non bastasse soffro il rifiuto familiare, mi trattano ancora come mascolino e con il nome morte e ho la documentazione in regola ormai da due anni.