Arrestato a Terrassa per aver diffuso postulati jihadisti e minacciato la comunità ebraica e LGTBI

Arrestato a Terrassa per aver diffuso postulati jihadisti e minacciato la comunità ebraica e LGTBI Arrestato a Terrassa per aver diffuso postulati jihadisti e minacciato la comunità ebraica e LGTBI

Il detenuto di Terrassa aveva più di 400.000 follower sulle reti e minacciava la comunità LGTBI

Agenti di Polizia Nazionale si sono fermati Terrassa (Barcellona) un individuo per diffondere postulati e minacce jihadiste contro la comunità ebraica e LGTBI attraverso i social network, dove aveva circa 400.000 seguaci. Secondo la polizia, l'arrestato avrebbe utilizzato i suoi profili sui social network per incitare alla jihad contro i musulmani Europa con lo scopo di imporre il Sharia o legge islamica, Plus continui riferimenti all'odio contro i gruppi ebrei e LGTBI.

È un marocchino nato nel 1998, in situazione irregolare Spagna e con precedenti di reati comuni, secondo fonti della polizia. L'arrestato aveva circa 400.000 seguaci e il suo contenuto sui social network era quasi quattro milioni "Mi piace", tra cui messaggi in cui minacciava di tagliare la gola ai nemici del Islam.

Odio contro il collettivo LGTBI

Arrestato a Terrassa per aver diffuso postulati jihadisti e minacciato la comunità ebraica e LGTBIIl detenuto ha realizzato pubblicazioni con continui messaggi di odio contro la comunità LGTBI e la comunità ebraica, minacciando addirittura altri utenti dei social media che criticavano i suoi discorsi.

Negli ultimi mesi, secondo Polizia, aveva inasprito il suo discorso radicale, “arrivando al punto di incoraggiare attacchi terroristici e lanciare minacce specifiche contro altri utenti dei social media che lo criticavano per i suoi discorsi.”. Inoltre, il Polizia ha precisato che il detenuto aveva manifestato la volontà di agire e “accelerato la ricerca di coltelli e giubbotti antiproiettile".

Conseguentemente, mercoledì pomeriggio scorso è stato avviato il corrispondente dispositivo di polizia, effettuando, oltre all'arresto del soggetto, una perquisizione domiciliare dove gli agenti hanno sequestrato, tra l'altro, numerose apparecchiature informatiche e informazioni.

L'operazione, che è stata sviluppata congiuntamente da Commissario per l'informazione generale e Brigate provinciali di informazione di Barcellona, ​​Girona e Alicante, è stato coordinato dal Procura del Tribunale nazionale e diretto da Corte Centrale d'Istruzione numero 2, che ha ordinato il suo ingresso in carcere. L'indagine, avviata alla fine del 2022, ha avuto la collaborazione del Direzione Generale della Sicurezza Territoriale del Regno del Marocco (DGST), concentrandosi sull'individuo ora detenuto per il suo allineamento ai postulati jihadisti.

 

Fuentes: elDiario.esTelecinco

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