Eurovision E se vincesse la Russia?

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EDITORIALE GAYLES.TV.-  Potrebbe sembrare fuori luogo dedicare il nostro spazio editoriale Eurovision Song Contest, ma non c'è da stupirsi visto quello che accadrà quest'anno con il più che probabile trionfo del candidato russo. E il fatto è che i russi, o meglio sarebbe dire le autorità russe e i fascisti di turno, saranno omofobi ma non stupidi e  Hanno visto chiaramente i vantaggi che porterebbe loro la vittoria del Festival.

E il paradosso è servito: un Paese che lotta apertamente contro gli omosessuali e la loro causa, ha tutte le possibilità di vincere il festival più gay del mondo. Almeno questa è la conclusione a cui sono giunti gli esperti di Eurovisione (saranno eurovisiologi?) di tutti i paesi partecipanti: Sergej Lazarev sarà incoronato il prossimo 14 maggio a Stoccolma come vincitore dell'Eurovision con la canzone  "Sei l'unico".

La verità è chesergey_lazarev_naked_ Sono anni che cercano di vincere e manca poco Polina gagarina per realizzarlo nel 2015 con il suo “Un milione di voci”. Ed è proprio così Cremlino È urgente recuperare la sua quota di prestigio internazionale, anche se in campo musicale. La più che discutibile, se non chiaramente bellicosa, politica estera russa, le continue critiche per il mancato rispetto dei diritti umani nei confronti di gruppi come la comunità LGTBI o addirittura il sospetto di doping massiccio dei suoi atleti, hanno fatto sì che esprimessero la loro particolare freddezza guerra al campo dei festival musicali. E quale occasione migliore se non quella di vincere l'Eurovision? Due piccioni con una fava. E Sergey canta bene, ma quello di cui canta veramente è la manovra di marketing russa per vincere.

  • Il ragazzo canta in inglese (dai, come se Sinatra avesse partecipato cantando “Kasachok” in russo!).
  • Fa sfoggio di addominali da tablet (noooo, non è un occhiolino al pubblico gay, non siate scortesi).
  • E l'argomento, per non prenderci in giro, è assolutamente l'Eurovision.

Cercheranno insomma di ottenere con la forza ciò che non sono riusciti a ottenere con le valigette piene di soldi che apparivano nelle delegazioni di alcuni paesi nelle passate edizioni. Ed era già diventato un classico l'apparizione delle bandiere arcobaleno e dei fischi quando saliva sul palco il rappresentante russo di turno. Ed è già noto: “se non puoi batterli, unisciti a loro”.

Dovremo quindi pensare a cosa fare nel caso di una più che probabile vittoria russa, perché impedire loro di vincere eccede le nostre possibilità e infrange le regole del gioco. Non abbiamo altra scelta che ricorrere alla tattica del “cavallo di Troia”.. Non vuoi il brodo? Bene, due tazze! Se vincono saranno i padroni di casa della prossima edizione e vedremo quale legge di propaganda antiomosessuale utilizzeranno per evitare che le strade si riempiano di gay e lesbiche, sì, di Conchita Wurst alla testa.

Sergey, bello, non deluderci, l'anno prossimo ci aspetta la primavera più allegra e più allegra del mondo per l'Eurovision Mosca.
Sergey Lazarev Eurovisione 2016

[youtube https://www.youtube.com/watch?v=gHgxi57Um0w]

Fonte: La Vanguardia

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