Puttanafobia, sai cos'è?

prostituzione trans Gayles.tv Puttanafobia, sai cos'è?

Per puttanefobia si intende il rifiuto della prostituzione e il disprezzo per le persone che decidono di praticarla. Ma una cosa implica necessariamente l’altra?

EDITORIALE GAYLES.TV  La scorsa settimana si è tenuta a Barcellona la manifestazione Pride, per commemorare il 40° anniversario della prima manifestazione per i diritti LGTBI in Spagna. Gayles.tv stava registrando un rapporto, “Barcellona si manifesta 40 anni dopo”, che ci offre l’immagine sfaccettata di una lotta che, ovviamente, ha molti volti. E in seguito alle dichiarazioni di uno dei partecipanti al video, nasce l'idea di questo testo.

Banner delle prostitute gayles

La donna a cui ci riferiamo lo è Sabrina Sánchez, dell'Associazione dei Professionisti del Sesso e sfilava con altre compagne dietro uno striscione con su scritto “Anche le puttane sono LGTBIQ. “Basta con il razzismo e la puttanafobia”. Nella sua dichiarazione che potete ascoltare al minuto 3:20 del video, Sabrina afferma: “Facciamo parte della comunità LGBT e non vogliamo essere lasciate da parte perché siamo lavoratrici del sesso. Si tende a rendersi invisibili perché diamo un'immagine che non piace a una certa parte del gruppo, perché quell'immagine non va bene per il resto della società." E continua: "L’intenzione è sempre stata quella di cambiare la società, non di inserirvi con la forza”. Bravo per la lucidità di Sabrina, ma molte voci lo direbbero con certe sfumature.

Innanzitutto non capisci bene la logica secondo cui “anche le puttane sono LGTBIQ”, tutti noi? Partiamo dal presupposto che ci saranno prostitute lesbiche e trans, inoltre purtroppo questo è stato per molti anni uno dei pochi modi di guadagnarsi da vivere per migliaia di donne transessuali in tutto il mondo e non proprio per vocazione. Le statistiche mostrano cifre agghiaccianti di abusi, morti e prostituzione forzata. Secondo quanto riferito dall' Associazione statale di transgender, dei 1731 transessuali morti a causa della transfobia tra il 2008 e il 2014, il 65% con un'occupazione nota erano prostitute e 617 non avevano raggiunto i 30 anni. Non è che inizi ad applaudire o cadi improvvisamente nella demagogia secondo cui tutto ciò che circonda la prostituzione è bello.

lavoro trans decente

Sabrina ha ragione a difendere il diritto a essere presa in considerazione e a voler trasformare la società alle radici e a non essere “tollerata” e si capisce nel suo intervento che rivendica la prostituzione come decisione liberamente presa dalla persona.

Ma non è così e non è così perché nella stragrande maggioranza dei casi la prostituzione è esercitata dalle donne più povere e senza diritti del pianeta e non è altro che una forma di violenza esercitata dagli uomini contro le donne poiché se “Il consenso va comprato, non è più consenso”.. E citiamo un magnifico testo di Giulia Bindel sulla posizione di alcune femministe neoliberiste che sembrano sentirsi più offese dalla proposta di abolire l’industria della prostituzione che dallo sfruttamento che i magnaccia esercitano sulle donne. Sono gli uomini che pagano per il corpo di una donna, che decidono se sei o meno una puttana, o una puttana. Nemmeno per rispetto verso le sopravvissute alla prostituzione che portano nell’anima e talvolta nel corpo le cicatrici delle violenze, degli abusi e dei trattamenti degradanti a cui sono state sottoposte, non possiamo, Non dovremmo rivendicare una pratica che tratta le donne come una merce e le disumanizza.

puttane-non-clienti-prostituzione

Ci sarebbe di più, molto di più da discutere in un senso e nell'altro: sulla necessità della prostituzione per evitare mali maggiori, sul diritto di ciascuno a fare del proprio corpo ciò che più gli aggrada e ovviamente no, sulle diverse posizioni che dalla sinistra e dai movimenti LGTBI viene adottato nei confronti della prostituzione, ma qui non quadra tutto.

C'è solo una cosa che vale la pena chiarire: Si può essere contrari alla prostituzione in quanto struttura oppressiva e ciò non implica il rifiuto delle prostitute, anzi.. Quindi complimenti ancora a Sabrina per le sue parole e per la sua partecipazione. Insieme costruiremo sicuramente una società veramente nuova e migliore.

fonte: Atcues.wordpress.com, tribunafeminista.org

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