Lesbiche e visibili?

bacio lesbico davanti alla Vergine di Montserrat Lesbiche e visibili?

Oggi, 26 aprile, Giornata della Visibilità Lesbica, lo slogan è chiaro: anche le lesbiche amano e anche noi scopiamo

EDITORIALE GAYLES.TV.- Sono curiose le polemiche che la celebrazione di questa giornata scatena anche all'interno del gruppo delle donne lesbiche. Si sostiene che non si tratti di “esporsi” di più ma di normalizzare. Si afferma che pretendere di essere visibili contribuisce a scatenare la lesbofobia e che baciare, abbracciare, accarezzare in pubblico (ovviamente non parliamo di uno scandalo pubblico ma bensì della manifestazione normalizzata di affetto tra donne) è qualcosa che va semplicemente vissuto con serenità. della mente, senza bisogno di stabilire una data che ci renda visibili.

Ma vediamo, l'esperienza libera e spontanea delle relazioni tra donne negli spazi pubblici è già normalizzata? Veramente? Ebbene, quanto sono bravo e quanto sono felice! Perché non l'ho scoperto... Ciò che è tristemente normalizzato è il diritto che alcuni continuano ad attribuirsi a insultare, intimidire, attaccare e molestare le coppie femminili che osano fare in pubblico quello che fa normalmente qualsiasi coppia eterosessuale: tenersi per mano, abbracciarsi, baciarsi, mostrare tenerezza, insomma , cosa fanno loro stessi ogni giorno con le loro amiche. E poi ci sono “i tolleranti”, quelli di "Mi sembra bello e lo rispetto, che si amino, che si sposi... ma dai, quello che devono fare, lo fanno a casa, non c'è nemmeno bisogno di fare spettacolo"…quelli sono i peggiori, i lupi travestiti da pecore che si scandalizzano per un bacio tra donne mentre si appendono addosso la medaglia della comprensione. Ed è come sempre, chi “tollera” si sente superiore alla persona “tollerata”, si sforza di farla esistere, la accetta nella sua realtà. Errore. Esistiamo nonostante lui, ci amiamo senza ulteriori indugi, manifestiamo quell'amore senza il permesso dei "tolleranti". Accettiamo infatti di condividere lo spazio pubblico con la loro stupidità e arroganza, li “tolleriamo”.

lesbofobia Gayles.tv

Inoltre, I diritti di cui godiamo non sono stati raggiunti attraverso la lotta, l’“esibizione” e il rischio di tante donne lesbiche che ci hanno preceduto? Loro, quelli che uscivano dagli armadi che puzzavano di naftalina e forfora, quelli che si facevano vedere per strada quando ancora era vivo il franchismo, quelli che suonavano campanelli clandestini per poter baciare altre donne senza finire per spendere la notte in caserma.

E, sfortunatamente, il divario tra i generi e i loro diritti continua ad essere più ampio di quanto vogliamo riconoscere e ciò influisce anche sull’accettazione sociale delle diverse opzioni sessuali. Essere donna e lesbica implica una doppia ribellione perché rompe lo stereotipo della sottomissione al maschio. E se non è facile fare coming out come famiglia, farlo come personaggio pubblico ha un merito che vogliamo riconoscere anche da qui.

Non si tratta di “esibire”, ma piuttosto di non reprimere, che ci piaccia o no. “Esporsi” è ancora necessario per consolidare quanto abbiamo realizzato e avanzare, appunto, sulla via della normalizzazione. Perché per scandalizzare ci vuole qualcuno che si scandalizzi, qualcuno che si stracci le vesti. Senza andare oltre, oggi l'organizzazione politica giovanile Arran ha pubblicato un video su  YouTube in cui due ragazze si baciano davanti all'immagine del “Moreneta”, la Vergine di Montserrat che, proprio domani, celebrerà la sua giornata. La sua intenzione è stata “denunciare la misoginia e la lesbofobia della Chiesa”Dai, attira l'attenzione sulla posizione della Chiesa rispetto alle lesbiche e allo stesso tempo tocca un po' il naso. E per fede ci sono riusciti perché l'arcivescovado ha già annunciato che avvierà un'azione legale. Chi morde, mangia l'aglio!

Godetevi il video e ricordate che non fate eccezione, Rompi la norma per poter vivere senza norme! 😉

fonte: el Periodico

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Un parere su"Lesbiche e visibili?"

  1. Non è necessario mangiarsi la bocca davanti alla Vergine di Montserrat, qualunque sia il suo sesso. È la mia opinione.
    Bisogna fare qualcosa nella lotta contro i campi di concentramento che compaiono nel 21° secolo. Questo è davvero importante, e non perdere tempo con questo tipo di provocazioni verso ciò che ritengo sia più in contrasto con l’etica che con i diritti.

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