L'Università di Malaga insegna un master con contenuti omofobici

L'Università di Malaga insegna un master con contenuti omofobici L'Università di Malaga insegna un master con contenuti omofobici

Nel corso dell'Università di Malaga definiscono l'omosessualità come «anomalia affettiva» e parlano di un uso «fraudolento» dal termine omofobia

GAYLES.TV.- Per celebrare l'orgoglio di quest'anno il Università di Málaga (UMA) Ha modificato la foto del suo profilo sui social adattando il suo logo alla bandiera arcobaleno. Il 18 agosto 1972 fu approvata con decreto questa istituzione, che dal 2004 offre il master in «Scienza della famiglia«. I suoi dirigenti affermano di non aver ricevuto alcuna denuncia nelle sue 21 edizioni nonostante nel suddetto corso vengano emessi commenti e riferimenti di carattere omofobico e contrari ai diritti delle donne in campo riproduttivo. Insistiamo: non basta appendere bandiere e colorare la realtà. Bisogna essere consapevoli di cosa significano gli acronimi LGBT+ e la sua storia.

L'Università di Malaga insegna un master con contenuti omofobiciIl direttore accademico del master è Tommaso Melero, un Professore di Filosofia che è stato nominato membro del Pontificio Consiglio per la Famiglia dal Papa Benedetto. Più di 80 libri pubblicati, 140 collaborazioni a libri e riviste specializzate, nonché un buon numero di opuscoli, opuscoli e articoli divulgativi lo supportano secondo il UMA. In una di quelle opere scritte con Lourdes Millán-Puelles e pubblicato dall'editore Rialp (collegato a Opus Dei) si afferma: "Chi non raggiunge superare alcune deviazioni emotive Non bisogna illudersi di trovare nel matrimonio un talismano che guarisce tutto. Al contrario, devi considerare la possibile grave ingiustizia che commetti nei confronti del tuo partner.«.

"Una deviazione"

Secondo il giornale Pubblico, in un documento magistrale intitolato «Il complesso mondo degli affetti", è noto che "L'uso fraudolento di parole ed espressioni – la 'manipolazione del linguaggio' come viene spesso chiamata – porta molte persone a dare per scontato ciò che, se espresso in modo appropriato e potesse essere ben conosciuto, verrebbe senza dubbio rifiutato.". Melero È autore anche di un altro testo, intitolato «La bellezza della sessualità«, in cui definisce l'omosessualità come «deviazione«.

Fra quelli "usi fraudolenti» delle parole menzionano specificatamente il termine «l'omofobia", usato "sconfessare (trattandoli propriamente come malati di mente: la fobia è qualificata dal OMS come anomalia psichica) a chi non considera normale l'omosessualità... non molto tempo fa essa stessa era concettualizzata come una malattia«.

Transfobia patologica

La bibliografia del quarto modulo della laurea magistrale comprende il testo dal titolo «Dal genere alla prospettiva familiare" scritto da Rafael Santamaria, direttore del Facoltà di Giurisprudenza dell'Università Cattolica San Pablo del Perù in cui si può leggere: «La transessualità porta l'individuo a non voler riconoscere il proprio sesso e a voler vivere secondo il sesso biologico opposto, arrivando addirittura a sottoporsi ad un intervento chirurgico per far scomparire le proprie caratteristiche anatomiche. Un aspetto da evidenziare è che nell'anatomia dei transessuali il loro sesso è perfettamente definito, senza ambiguità, sia maschile o femminile. tiene. «Il trattamento psichiatrico è il più opportuno per risolvere questo problema fenomeno patologico di origine prevalentemente socio-psicologica«.

fonte: Public.es, UMA

Fotografia: Facebook

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