Eurovision omofobica o la fine della libertà di espressione

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È vietato l'ingresso delle bandiere LGTBI nella seconda semifinale di Eurovision all'Altice Arena di Lisbona

GAYLES.TV.- E’ confermato che viviamo installati nella deriva antidemocratica del ciborio e non sto parlando solo della Spagna, che tra l’altro vince la torta, sto parlando dell’Occidente in generale, sto parlando sull'aver interiorizzato che ci può essere proibito di vestirci in un certo modo, cantare in base a cosa, esprimere opinioni sui social network e indossare simboli con cui ci identifichiamo perché chi proibisce la pensa diversamente. Sono passati 50 anni da allora "Vietato vietare" del maggio 68 e i retrogradi di tutte le caste vagano liberamente senza, a quanto pare, nessuno che li fermi.

È previsto che Valtonyc Andrai in prigione la prossima settimana per insulti e minacce, per i testi delle tue canzoni? Non credo, anzi probabilmente è perché pensa come pensa. Per ragioni simili, perseguitano Pablo Hasel o Willy Toledo per le sue bestemmie in Facebook. Recentemente in una competizione sportiva, persone che indossavano magliette gialle sono state costrette a togliersele e a gettarle nella spazzatura e non è affatto vero che tutti indossassero frasi politiche; Inoltre, e se sfoggiassero slogan? La Costituzione non difende la libertà di espressione?

LGTBI Euromind

E il proverbio dice, “Quando vedi la barba del tuo vicino sbucciarsi, metti la tua in ammollo.” e ora è stata la volta delle bandiere LGTBI ed è stata in Portogallo. Coloro che erano presenti con le loro bandiere e con l'intenzione di sventolarle durante gli spettacoli dovevano consegnarle all'ingresso agli addetti alla sicurezza dello stadio. Nella spazzatura con loro! La ragione? Ebbene, la legislazione di uno dei paesi partecipanti li vieta. Vediamo se riuscite a indovinare di quale paese si tratta... Anzi: la Russia! Dovremo essere contenti perché i russi non sono riusciti ad accedere alla gran finale dell'Eurovision, quindi se alla fine vedremo le bandiere arcobaleno al gala confermerà che la Russia, oltre ad essere omofobica, non rispetta la regola dell'adattamento a ciò che pensa la maggioranza. Se così non sarà dovremo preoccuparci ancora di più perché vorrà dire che la nostra bandiera sarà bandita dalla competizione più gay del mondo come se fosse un simbolo terroristico.

C'è una frase meravigliosa a cui spesso viene attribuita Voltaire ma in realtà è stato usato per la prima volta da una donna (wow, che confusione è tantaoooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo  Evelyn Beatrice Hall, che è appunto autore di una biografia sul celebre filosofo, motivo per cui probabilmente Voltaire viene citato quando si vuole dare un parere sulla libertà di espressione. La frase è:

  • "Non sono d'accordo con quello che dici, ma difenderò il tuo diritto di dirlo con la mia vita."

Questa è l’unica via, quella del rispetto, quella della libertà di espressione, quella di ogni pensiero tranne quello singolo, quella di comprendere che siamo condannati a capirci o a perire. Ma soprattutto dovremmo cercare di non censurarci, di non cadere nella trappola di essere i carnefici di noi stessi, perché tra questo e il “nessun divieto”, tra il bianco e il nero ci sono 256 sfumature di grigio.

Fuentes:  il mondo è, elespañol.comel.taller.del.gnomo.over-blog.es

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