potere

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EDITORIALE.- Tutte le società umane delimitano il momento in cui un essere umano è autonomo e responsabile delle proprie azioni, cioè assume potere e controllo sulla propria vita. Sta diventando maggiorenne. Un'altra cosa sarebbe il modo in cui queste società sono organizzate per regolare la convivenza, il potere in questo caso dovrebbe essere una delega che diamo a un gruppo di individui affinché gestiscano e regolino le risorse e rendano possibile la vita insieme. Questa è la politica.

Il politico rappresenta gli interessi dell'intera società, il suo obbligo è preservare i diritti di assolutamente tutti i cittadini. e, nella misura delle sue possibilità, migliorare le condizioni di vita di tutti. Ciò che non si dovrebbe mai fare in politica è usurpare la capacità delle persone di decidere, appropriarsi delle proprie risorse, decidere contro la volontà di chi rappresenta, insomma trattarci come soggetti invece che come siamo, gli autentici proprietari della nostra realtà.

Oggi dentro Groenlandia La politica è stata messa a frutto e 57.000 cittadini hanno visto riconosciuto all'unanimità dai loro rappresentanti il ​​diritto al matrimonio paritario. Ma non è sempre così.

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Pietro parolin

Il collettivo LGTBI, come parte della società, ha tutto il diritto di esigere che la classe politica approvi e sostenga le misure necessarie per garantire l’esercizio di tutti i suoi diritti su base di uguaglianza rispetto al resto della popolazione. Da qui la posizione di La cancelliera tedesca Angela Merkel rifiutando categoricamente di accettare il matrimonio paritario, provocò le proteste di gay e lesbiche in Germania. L'ostinazione della Merkel è particolarmente scandalosa in un momento in cui il suo ministro della Giustizia, il socialdemocratico Heiko Maas, presenterà una riforma che darà maggiori vantaggi alle unioni dello stesso sesso per renderle uguali in obblighi e diritti.

Ma la dipendenza dal potere ha altri volti e così, vista la vittoria del “SI” al matrimonio alla pari Referendum irlandese, si sono levate molte voci critiche sul fatto che persone con opzioni sessuali diverse debbano decidere in merito ai nostri diritti legittimi. Con tutto, il Vaticano, attraverso il suo Segretario di Stato, Pietro Parolin ha lanciato un grido al cielo affermando che: “Non solo si può parlare di una sconfitta dei principi cristiani, ma di una sconfitta dell’umanità”. È chiaro che la Chiesa non sembra disposta a modificare la sua posizione nei confronti delle persone LGTBI.

La Bundeskanzlerin Angela Merkel e il Papst Franziskus nach ihrem Treffen im Vatikan. Foto: Piscina / Bundesregierung / Bergmann

La conclusione a cui siamo giunti è che sembra che tutti abbiano il diritto di parlare e decidere sulla nostra vita e sui nostri diritti, quando Dovremmo essere gay, lesbiche, bisessuali e transessuali che danno potere a noi stessi, che interiorizzano il legittimo diritto di essere e godere delle stesse condizioni di vita degli altri cittadini. Altrimenti continueremo ad essere eternamente minori e saranno gli altri, generazione dopo generazione, a decidere come potremo o non potremo vivere.

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