Condanna per transfobia a Barcellona

Condanna per transfobia a Barcellona Condanna per transfobia a Barcellona

Condannato a sei mesi di carcere per transfobia sui social network per aver definito una donna trans "frocio con le tette"

La Udienza di Barcellona emette una sentenza per transfobia storica: ha condannato MARE. e sei mesi di carcere e 720 euro di multa per un delitto contro i diritti fondamentali e le libertà pubbliche. Nella sua sentenza, il tribunale ritiene che la donna condannata "guidato dallo scopo di umiliare» a una donna trans «per non aver subito un intervento chirurgico di riassegnazione genitale» ha inviato messaggi sui social network in cui «disprezzato»alla vittima.

Nel processo svoltosi a Udienza di Barcellona, la donna condannata ha riconosciuto i fatti e ha accettato la pena inflitta dopo un accordo con la procura e la procura privata. Dalla sentenza si evince che il 25 febbraio 2020 la condannata ha postato una fotografia della vittima a figura intera con il messaggio "prototipo di un frocio con le tette. Non sopporta il fatto che io sia una donna e prova per me un'antipatia patologica.«. Per questo i magistrati sottolineano che la condannata ha interrogato «un aspetto così intimo della personalità come il genere» con cui la vittima si è identificata.

Transfobia nelle reti

Condanna per transfobia a BarcellonaInoltre, nella sua decisione il tribunale indica che la vittima era "esposto davanti a coloro che componevano il suo ambiente sociale e lavorativo che, fino alla pubblicazione, erano così ignari del sesso» con cui la persona colpita è nata come se «Era una persona transgender e non aveva subito l'operazione«.

«Le espressioni dispregiative legate all'identità di genere che le ha dedicato, riflesso del disprezzo che prova nei confronti del gruppo di persone transgender che non si sono sottoposte a un intervento di riassegnazione genitale, hanno mostrato, mettendo in discussione il suo genere, un chiaro desiderio di ridicolizzarla. generare in lei sentimenti di umiliazione a scapito della sua dignità«dice la sentenza.

“Travestiti, uomini e lesbiche con peni”

Il tribunale evidenzia inoltre che, tra febbraio e ottobre 2020, la donna condannata ha utilizzato i suoi social network per attaccare le persone transgender senza riassegnazione dei genitali:"La maggior parte delle pubblicazioni riguarda coloro che si identificano con il genere femminile, descrivendoli come travestiti, uomini e lesbiche con il pene.«. Tra questi messaggi puoi leggerne alcuni come «transessuale=donna, transgender=uomo, ci sono solo due sessi'O'le donne trans ora sono travestiti. Hanno pervertito la parola transessuale, quindi la rifiutiamo e l'abbiamo cambiata in riassegnata in modo da non essere confusi«, oltre a descrivere come «disgusto infinito" Quale "quel gruppo lo provoca«.

I magistrati hanno deciso di sospendere per due anni l'esecuzione della pena a condizione che il condannato non commetta un altro reato entro due anni e paghi euro 3.850 alla vittima per il danni morali causato. Inoltre, devi seguire un corso sulla parità di trattamento e sulla non discriminazione, altrimenti potresti finire in prigione.

Condanna per transfobia a Barcellona

 

Fuentes: Il giornaleelDiario.es

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