Cañizares contro l’“Impero Gay”

Antonio-Canizares Cañizares contro l’“Impero Gay”

EDITORIALE GAYLES.TV.- Il tono non è molto serio per un editoriale, ma spesso l'umorismo può essere anche un'arma, in questa occasione una spada laser, ovviamente. E il fatto del cardinale Antonio Cañizares, illustre arcivescovo di Valencia, è che o ridiamo o non vinciamo per Kleenex.

Per chi non ne fosse informato, vale la pena ricordare alcune delle perle che ha lasciato cadere questo luminare della più rancida destra ultracattolica spagnola. In piena legge sull'aborto e in un'intervista a TV3 È stato abbastanza bravo da difendere che l’abuso sui minori non è così grave come l’aborto e che avrebbe chiesto scusa per gli abusi sui minori commessi dal clero. Proprio lui ha affermato che "quello che può essere successo in alcune scuole non è paragonabile ai milioni di vite distrutte dall'aborto (...) perché il primo diritto è il diritto alla vita". Certo, certo, se ha senso, è molto meglio lasciarli nascere anche se non sono figli voluti e possibilmente in famiglie non strutturate, perché quando cresceranno ci sarà sempre un prete disposto a dare loro una mano. Comunque.

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Cañizares, sulla strada per la PRIDE PARADE?

Anche le sue opinioni su questioni politiche sono preziose. In una conversazione con imprenditori e giornalisti sulla povertà in Spagna e sui dati allarmanti della Cáritas, ha risposto: “Non vedo più persone che mendicano per strada e vivono sotto un ponte rispetto a prima”. Normalmente, dalle finestre del palazzo vescovile dove vive come un re, non si vede la strada, quella vera, non quella che spazza questo elemento con la sua coda viola da regina.

Poi c'è la questione della crisi dei rifugiati che lo preoccupa molto, ma non fatevi ingannare, i bambini malati, che muoiono di fame e di freddo o semplicemente morti, stanno semplicemente andando avanti, il che in realtà preoccupa Sua Eminenza è che ciò è “il cavallo di Troia dell’Europa”, suvvia, il lavandino di gente che non condivide la sua religione e a questo proposito si chiede: “I rifugiati sono tutti grano pulito?”. Ma quanta poca vergogna! Dov’è finita la carità cristiana? Da dove prende così tanta bile quest'uomo?

E ora si è fatto carico di quello che chiama “l’impero gay” e lo fa invocando la disobbedienza alle leggi che tutelano “l’ideologia più insidiosa e distruttiva dell’intera storia dell’umanità, che è l’ideologia di genere”. illustre. E prosegue, “un’ideologia che le potenze mondiali cercano di imporci in modo più o meno subdolo, con leggi innocue a cui non è necessario obbedire”. Oh no? Bene, lascia che la fermino, ma ora. Se lo dice senza mezzi termini, invita alla disobbedienza alle leggi, non si chiama essere anti-sistema? E la polizia non perseguita gli anti-sistema?

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Forze dell'Impero Gay nella lotta contro la famiglia tradizionale

Succede che Antonio viene frainteso, poverino, se tutto quello che vuole lo è “proteggere gli uomini dalle ideologie di genere”, perché ovviamente la donna non esiste nemmeno, ebbene sì, esiste per toccare la mitra del suo illustre che denuncia che la Spagna “ha assistito ad un importante escalation contro la famiglia da parte dei leader politici, aiutati da altri poteri come l'impero gay e alcune ideologie femministe".

Vediamo se Empar Moliner ha centrato il punto quando ha detto che, come Cañizares, quello che gli piace è "un gay con la camicia dell'impero" e che si è lasciato coinvolgere nell'"impero gay". Se si mettono un microfono davanti e lo perdono.

Fuentes: Il Mondo, Ara.cat, La Confidential

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